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#EnaZeda virale su Twitter, nasce il #MeToo tunisino

Campagna sui social dopo la denuncia di molestie contro deputato

14 ottobre, 13:59

(ANSAmed) - TUNISI, 12 OTT - Si chiama #EnaZeda, è la traduzione letterale di 'Anch'io', versione tunisina del fenomeno mondiale #Metoo, diventata subito top trend su Twitter e che conta tra i suoi sostenitori la blogger/attivista tunisina Lina Ben Mhenni.

Tutto è nato qualche giorno fa dalla pubblicazione da parte di una giovane ragazza delle foto di un uomo, fresco deputato per il partito Qalb Tounes a Nabeul, Zouhair Makhlouf, in atteggiamenti inequivocabili all'interno di una macchina fuori da un liceo. Foto scattate dalla ragazza, che si è dichiarata vittima di molestie sessuali. Fatti che l'interessato ha tentato prima di smentire in maniera goffa su Facebook, per poi essere costretto dalle proteste sui social a cancellare il suo profilo.

Il tutto è sfociato in una convocazione in procura per molestie sessuali e attentato al pubblico pudore e l'avvio di un'indagine interna da parte del partito del magnate Karoui (tra l'altro l'uomo viene immortalato dalla presunta vittima con la maglietta del partito).

Il coraggio della ragazza (non è dato di sapere se maggiorenne o minorenne) di pubblicare queste foto ha dato il via a un mare di testimonianze di donne che stanno inondando la rete tunisina. "Non penso ci sia una sola donna in Tunisia che non abbia subito una molestia sessuale, ci siamo passate tutte", ha scritto Lina Ben Mhenni. Il caso rilancia la tematica, un po' passata in sordina durante l'ultima campagna elettorale per le elezioni legislative e presidenziali, della condizione della donna in Tunisia. Nel nuovo Parlamento la percentuale di donne è del 23%, inferiore all'oltre 30% registrato nella precedente legislatura.(ANSAmed).

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