Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morta blogger tunisina, simbolo rivoluzione gelsomini

Lina Ben Mhenni aveva 36 anni, era malata

27 gennaio, 11:39

(ANSAmed) - TUNISI, 27 GEN - E' morta a 36 anni dopo una lunga malattia autoimmune che l'aveva costretta ad un trapianto di rene, Lina Ben Mhenni, blogger, giornalista, paladina del diritto alla libera espressione e attivista dei diritti umani.

Il suo blog divenne famoso in tutto il mondo durante la rivoluzione dei gelsomini nel 2011 in Tunisia ed è stata spesso considerata come "la voce della rivolta tunisina". La giovane si recò a Sidi Bouzid, dove si era dato fuoco l'attivista Mohamed Bouazizi a dicembre del 2010 per protestare contro le condizioni economiche della Tunisia e morì il 4 gennaio del 2011. La blogger è stata la prima a raccontare quanto stava accadendo sul suo blog. Nel 2011 ha pubblicato, per le edizioni Indigène, 'Tunisian Girl, blogueuse pour un printemps arabe', in cui racconta la sua storia di blogger indipendente e di manifestante, prima e dopo la rivoluzione. Nel 2011 venne candidata al premio Nobel per la Pace e molti sono stati i riconoscimenti che ha ricevuto in questi anni, tra i quali il Premio Roma per la Pace e l'Azione Umanitaria: il Premio come migliore reporter internazionale del quotidiano El Pais nel 2011, il Premio Sean MacBride per la Pace, il Premio Minerva per l'azione politica, il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo nel 2014. Lina, figlia del noto attivista tunisino, Sadok Ben Mhenni, negli anni successivi alla rivoluzione si è sempre interessata ai problemi della gente denunciando le violazioni ai diritti umani e i soprusi al potere, finendo anche per vivere sotto scorta per le minacce di morte ricevute. Ultimamente aveva aderito con entusiasmo al movimento #EnaZeda, (Anch'io'), versione tunisina del fenomeno mondiale #Metoo a difesa di tutte le donne tunisine molestate. Grande il cordoglio in Tunisia da parte di giornalisti e società civile. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati