(ANSAmed) - TUNISI, 07 FEB - Ha preso il via a Tunisi con la
partecipazione di 450 imprese tunisine e straniere, tra cui 50
americane, "Prosper Africa" iniziativa lanciata dall'ambasciata
Usa in Tunisia con il sostegno della Camera di commercio
statunitense (Amcham), al fine di attrarre le imprese private
americane a investire in Tunisia in particolare e in Africa in
generale, oltre a incoraggiare l'iniziativa privata.
L'obiettivo è promuovere relazioni economiche bilaterali e
stabilire partenariati tra investitori americani e africani,
nell'interesse comune delle parti interessate. L'iniziativa
fornirà inoltre ai paesi partecipanti tutte le risorse del
governo degli Stati Uniti per raggiungere la loro crescita
economica, nonché gli investimenti necessari per la
realizzazione degli investimenti in Tunisia e in altri paesi
africani, attraverso l'International Development Finance
Corporation, la Export -Import Bank of the United States
(Eximbank), il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti e
altri.
All'ordine del giorno, incontri bilaterali tra uomini
d'affari che partecipano a questo evento e la terza sessione
della Commissione economica congiunta tunisina-Usa in programma
oggi. "Prosper Africa" è anche un'opportunità per far luce
sull'esperienza della Tunisia in Africa, attraverso una
revisione dei punti di forza e dei vantaggi che potrebbero
renderla la porta verso l'Africa, in particolare dopo la sua
adesione al mercato comune per l'Africa orientale e meridionale
(Comesa), uno dei maggiori gruppi economici in Africa. Del resto
"la Tunisia è considerata la porta di accesso all'Africa, un
continente con un grande potenziale", ha l'ambasciatore degli
Stati Uniti a Tunisi, Donald Blome in apertura dei lavori
aggiungendo che "le economie africane stanno crescendo più
rapidamente al mondo, offrendo diverse opportunità di
investimento". Michael T. Harvey, vicedirettore dell'ufficio per
lo sviluppo internazionale dell'Agenzia per lo sviluppo
internazionale degli Stati Uniti, ha affermato che gli Stati
Uniti hanno sviluppato legami con produttori tunisini e
importatori statunitensi, in particolare nel settore dell'olio
d'oliva, offrendo importanti prospettive di cooperazione
economica bilaterale. (ANSAmed).