In una nota congiunta il collettivo chiede di prosciugare le risorse finanziarie destinate al terrorismo come mezzo per contrastare questo "flagello persistente". "Questo flagello dell'estremismo (takfirismo) è solo il risultato di una desertificazione culturale ed educativa che è stata pianificata e finanziata per decenni a livello locale, regionale e internazionale, con l'obiettivo di seminare l'odio tra i tunisini, dividerli e distruggere tutti i loro mezzi di difesa", scrivono le associazioni, sottolineando che la lotta al terrorismo richiede necessariamente un approccio globale per poter far fronte al fenomeno nei suoi vari aspetti.
"Ciò richiede prima di tutto di scoprire la verità sulle reti locali e regionali che sostengono e finanziano il terrorismo in Tunisia e poi di perseguire tutti i responsabili", hanno aggiunto. Tra i firmatari della nota la Coalizione tunisina contro la pena di morte, l'Associazione tunisina per la difesa dei valori accademici, l'Associazione tunisina per la prevenzione positiva e l'Unione dei laureati disoccupati.(ANSAmed). (ANSA).