Delle persone che risultano ancora positive, 704 sono ricoverate in ospedale, 138 in rianimazione e 65 in respirazione assistita.
I tamponi effettuati da inizio epidemia sono 276.002. Per contrastare la diffusione del coronavirus le autorità tunisine hanno decretato la misura del coprifuoco notturno in numerose città del Paese. Oltre alla 'Grand Tunis', ovvero la macro area urbana della capitale che comprende i governatorati di Tunisi, Ariana, Ben Arous, e Manouba, con oltre 2,6 milioni di abitanti, il coprifuoco notturno è stato adottato anche nelle città di Sousse, Monastir, Sidi Bouzid, Beja, Biserta, Kef, Gabes, Djerba, Tozeur, Jendouba, Nabeul ed Hammamet. Secondo le autorità sanitarie 6 governatorati e 26 delegazioni sono state classificate ad "alto rischio epidemico". Bar e caffè possono servire i clienti solo in modalità take-away e da oggi inoltre è in vigore l'obbligo di portare mascherina in ogni spazio o locale pubblico, pena ammenda. Dal 28 settembre scorso per chi arriva dall'Italia in Tunisia, oltre all'obbligo della presentazione del test Rt-Pcr negativo, è previsto l'obbligo di autoisolamento domiciliare per sette giorni. (ANSAmed).