Si tratta degli effetti dell'introduzione della piattaforma Sajalni.tn, coordinata dai ministeri competenti con l'accordo degli operatori di telefonia mobile, che ha l'obiettivo di regolarizzare l'importazione e la commercializzazione di telefoni cellulari e tablet dotati di schede sim. I telefoni cellulari e i tablet importati che non sono stati soggetti alle procedure in vigore al momento dell'importazione cesseranno di essere operativi dal 31 gennaio. Gli importatori e i commercianti di telefoni cellulari e tablet sono tenuti a rispettare le procedure e le leggi in vigore, si legge ancora nella nota.
In Tunisia, il 60% dei dispositivi cellulari attivi all'interno delle reti dei tre operatori proviene dal contrabbando e dai mercati paralleli, ha indicato il ministro delle Tecnologie dell'Informazione e della comunicazione, Fadhel Kraiem.
Sajalni.tn contribuirà quindi alla lotta alla criminalità organizzata e all'evasione fiscale. La piattaforma è attualmente nella sua prima fase di implementazione. Questo periodo di transizione, durante il quale tutti i dispositivi registrati automaticamente rimarranno attivi, era inizialmente previsto per terminare il 31 dicembre, prima di essere esteso al 31 gennaio 2021. La piattaforma è gemellata con quella della Mobile Phone Operators and Manufacturers Association (Gsma), che ha una lista nera dedicata alla segnalazione dei dispositivi rubati.
Sajalni.tn contiene tre liste: una bianca per telefoni cellulari e tablet importati legalmente che sono stati approvati dal Cert e autorizzati a comunicare su reti di telecomunicazioni, una grigia per telefoni cellulari e tablet autorizzati a comunicare fino a quando la loro situazione non sarà regolarizzata e una nera per telefoni bloccati e quindi rubati o provenienti dal mercato parallelo. Per chi userà in roaming in Tunisia un cellulare acquistato all'estero non cambierà nulla, chi invece monterà una sim tunisina su quel cellulare, avrà 30 giorni di tempo per registrarsi sulla piattaforma. (ANSAmed) (ANSA).