(ANSAmed) - TUNISI, 11 GEN - A pochi giorni dal decimo
anniversario dell'inizio della 'Primavera araba' in Tunisia, le
famiglie dei morti e dei feriti della rivoluzione hanno
annunciato di voler proseguire il loro sit-in e avviare nuove
forme di protesta per chiedere la pubblicazione il prima
possibile della lista definitiva delle vittime della rivolta
sulla Gazzetta Ufficiale.
Le famiglie chiedono inoltre l'applicazione delle raccomandazioni risultanti dal rapporto finale della Comitato superiore per i diritti umani e le libertà fondamentali (Csdhlf). Alcune famiglie delle vittime hanno iniziato, il 17 dicembre scorso, un sit-in di protesta presso la sede dell'Autorità generale dei combattenti della resistenza e dei martiri e dei feriti della rivoluzione e degli attacchi terroristici. L'8 dicembre, il presidente di questa autorità, Abderrazak Kilani, aveva affermato durante una conferenza stampa che l'elenco definitivo era "quasi pronto" e che sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario della Rivoluzione e che le liste pubblicate dalla Commissione Verità e Dignità (Ivd) e dal Comitato superiore per i diritti umani e le Libertà Fondamentali sarebbero state unificate.
L'8 ottobre 2020, la Commissione dei Martiri e dei Feriti della Rivoluzione ha pubblicato sul sito web del Comitato superiore per i diritti umani e le libertà fondamentali l'elenco definitivo, con i nomi di 129 martiri e 634 feriti. (ANSAmed) (ANSA).
Le famiglie chiedono inoltre l'applicazione delle raccomandazioni risultanti dal rapporto finale della Comitato superiore per i diritti umani e le libertà fondamentali (Csdhlf). Alcune famiglie delle vittime hanno iniziato, il 17 dicembre scorso, un sit-in di protesta presso la sede dell'Autorità generale dei combattenti della resistenza e dei martiri e dei feriti della rivoluzione e degli attacchi terroristici. L'8 dicembre, il presidente di questa autorità, Abderrazak Kilani, aveva affermato durante una conferenza stampa che l'elenco definitivo era "quasi pronto" e che sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario della Rivoluzione e che le liste pubblicate dalla Commissione Verità e Dignità (Ivd) e dal Comitato superiore per i diritti umani e le Libertà Fondamentali sarebbero state unificate.
L'8 ottobre 2020, la Commissione dei Martiri e dei Feriti della Rivoluzione ha pubblicato sul sito web del Comitato superiore per i diritti umani e le libertà fondamentali l'elenco definitivo, con i nomi di 129 martiri e 634 feriti. (ANSAmed) (ANSA).