Nel periodo considerato, gli investimenti immobiliari sono aumentati del 15,7%, attestandosi a quota 3.049 milioni di dollari, contro i 2.636 milioni del 2012. Nel 2013 l'Italia ha investito 145 milioni di dollari, in calo (-5,8%) rispetto allo stesso periodo del 2012, quando ne aveva investiti 154. In Turchia sono attive 1.113 imprese italiane, 20 delle quali costituite lo scorso dicembre. I Paesi che hanno investito di più sono: Germania (1.845 milioni di dollari); Paesi Bassi (1.024); Austria (659); Stati Uniti (344); Francia (222); Paesi del Golfo (1.182); Regno Unito (297). In totale sono attive in Turchia 36.950 imprese estere di cui 5.651 tedesche (15,3% del totale); 2.635 britanniche (7,1%); 2.286 olandesi (6,2%); 1.403 statunitensi (3,8%); 1.113 italiane (3%); 553 cinesi (1,5%); 271 canadesi (0,7%) e 236 sud-coreane (0,6%). Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle 36.950 imprese estere, i Paesi Ue sono al primo posto con 18.042 aziende. Tra di essi, la Germania mantiene la prima posizione con 5.651 imprese, il Regno Unito la seconda, con 2.635, l’Olanda la terza con 2.286. Delle aziende straniere attive in Turchia, 21.973 hanno sede ad Istanbul (59,5%), 4.046 ad Antalya (10,9%), 2.279 ad Ankara (6,2%), 1.944 ad Izmir (5,3%), 1.498 a Mugla (4,1%) e 680 a Mersin (1,8%).
(ANSAmed).