(ANSAmed) - ISTANBUL, 28 OTT - La Turchia è il leader
mondiale nel settore degli addetti ai media licenziati, con un
totale di 1.863 giornalisti estromessi dal lavoro nel corso
degli ultimi 12 anni. Lo riferisce l'agenzia di stampa privata
turca Cihan citando dichiarazioni di Veli Agbaba, vice
presidente del Partito Repubblicano del Popolo
(all'opposizione). Agbaba insieme con i deputati Nurettin Guven,
Muharrem Isik e Ozgur Ozel ha presentato ieri nella sede del
partito un rapporto intitolato "I giornalisti licenziati sotto
le pressioni del governo". Agbaba ha detto che è stato accertato
che il numero di giornalisti licenziati nel corso degli ultimi
12 anni è stato di 1.863, ma che questa cifra è solo la punta di
un iceberg.
Il vice presidente del CHP ha detto inoltre che l'attuale
presidente della Repubblica Tayyip Erdogan è diventato il "più
grande boss dei media" nel Paese ma ha sottolineato che "l'unica
differenza tra lui e il suo amico (l'ex premier italiano Silvio)
Berlusconi è che Berlusconi erà già un padrone di media prima di
diventare presidente mentre Erdogan è diventato primo ministro e
poi padrone dei media". Agbaba ha quindi affermato che il 90%
dei giornalisti estromessi dall'incarico lo sono stati dopo che
Erdogan ha cominciato il suo terzo mandato nel 2011.
Un altro rapporto, preparato dal sindacato dei giornalisti
turchi (TGA) dal titolo "I problemi dei giornalisti", ha
rivelato che 981 giornalisti sono stati licenziati e altri 56
sono stati costretti a dare le dimissioni nella prima metà del
2014 e, secondo quanto riferisce sempre la Cihan, con gli ultimi
licenziamenti avvenuti la settimana scorsa, il numero totale
delle estromissioni è ormai quasi di 1.000 unità. (ANSAmed).