Gulen, auto-esiliatosi in Pennsylvania dal 1999, è in conflitto aperto con Erdogan da quando, circa un anno fa, era stata avviata un'inchiesta per corruzione nei confronti della cerchia più stretta degli alleati dell'allora prima ministro.
Questi aveva accusato Gulen di essere all'origine dell'inchiesta. La magistratura tura ha intanto fatto cadere le accuse di corruzione ed Erdogan ha rimosso dagli apparati dello Stato molti dei sospetti sostenitori di Gulen, fra cui migliaia di agenti di polizia e centinaia di giudici e pubblici ministeri. Nell'aprile scorso Erdogan aveva detto che avrebbe chiesto agli Usa di estradare Gulen, ma che questo avrebbe potuto accadere solo dopo un mandato di arresto e l'emergere di prove a suo carico. Oggi intanto una corte penale di Istanbul ha arrestato il presidente del Samanyolu Media Group Hidayet Karaca, mentre ha disposto la scarcerazione di altri otto, tra i quali Ekrem Dumanli, direttore del quotidiano Zaman, arrestato nei giorni scorsi insieme ad altri giornalisti. Lo riferisce l'agenzia di Stato Anadolu. Gli ordini di cattura sono scattati nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto 'Stato parallelo' e sui collegamenti tra ambienti dei media e altre istituzioni e l'imam Gulen. Karaca è accusato di guidare un'organizzazione terroristica cui apparterrebbero gli altri tre arrestati.
(ANSAmed).