Fra i 26 assolti ci sono i membri di maggior spicco della Piattaforma Taksim che nella primavera del 2013 aveva pilotato, cercando anche di negoziare con il governo per fermare la feroce repressione (8 ragazzi uccisi, piu' di 8mila feriti) le grandi proteste di milioni di giovani turchi. Fra di loro la presidente dell'Ordine degli Architetti e i segretari generali degli Ordini di Ingegneri e Medici di Istanbul Mucella Yapici, Ali Cerkezoglu e Ali Cerkezoglu. Il grande movimento degli 'indignados' turchi era nato da una protesta contro la distruzione del parco di Gezi a Taksim programmata per fare posto a una replica di una caserma ottomana che doveva ospitato un mega-centro commerciale. Davanti alla dura repressione del governo dell'allora premier Erdogan, la rivolta era dilagata in tutto il paese. Tre milioni erano scesi in piazza. Dopo la fine delle proteste, centinaia di persone sono state incriminate, anche per 'terrorismo' e 'tentato golpe'. La Corte di Istanbul ha decretato che i 26 accusati non avevano commesso alcun reato. "E' stato un processo politico" ha detto Cerkezoglu. Per l'opposizione Erdogan usa la giustizia per mettere a tacere le voci dissidenti prima delle cruciali politiche del 7 giugno. Davanti a un altro tribunale di Istanbul prosegue intanto il processo a 35 tifosi dello storico club Carsi del Besiktas che aveva aderito alla rivolta per piu' democrazia dei giovani di Gezi Park, accusati di "tentato golpe".
Rischiano l'ergastolo. I 35 tifosi sono accusati anche di "associazione criminale" e di avere "voluto creare una immagine simile a quella delle primavere arabe per la stampa estera per fare cadere il governo". Accuse "fantastiche" per l' opposizione. Ora il popolo di Gezi si prepara a un primo maggio caldo. Il governo ha vietato ogni manifestazione a Taksim e previsto 10mila agenti, con elicotteri e blindati, per sigillare la Piazza. Ma sindacati di sinistra e eredi di Gezi Park intendono arrivare comunque a Taksim. Dopo la sentenza, Mucella Yapici ha lanciato un appello a manifestare nonostante il divieto. "Il Primo Maggio - ha avvertito - saremo di nuovo a Taksim". (ANSAmed).