"Non è stato l'unico a fare questo appello. Anche noi lo troviamo significativo - ha detto Bayik -. Dal nostro punto di vista, né la Turchia né noi possiamo risolvere questo problema con le armi. Ma abbiamo dichiarato un cessate il fuoco unilaterale otto volte.
Nell'ultimo abbiamo anche iniziato a ritirare le nostre forze (dal territorio turco, ndr). Ma la Turchia lo ha prima cancellato e poi negato. Quindi non ci sarà più una decisione unilaterale di far tacere le armi". Dopo la rottura il mese scorso della tregua in vigore dal 2013 tra Turchia e Pkk, almeno 59 membri delle forze di sicurezza turche e oltre 800 combattenti curdi sono morti negli scontri nel sud-est del Paese e nei raid aerei compiuti dall'aviazione di Ankara nel nord Iraq.(ANSAmed).