(ANSAmed) - NAPOLI, 20 SET - "Un regime islamo-fascista nel
cuore dell'Europa, un Paese in cui oltre 100 giornalisti sono in
prigione, in carceri ridotte in condizioni tremende", così
definisce la Turchia di oggi l'81enne Dogan Ozguden, giornalista
e già membro del Partito Operaio Turco (TIP), ospite della prima
giornata di "Imbavagliati", il Festival Internazionale di
Giornalismo Civile che porta al Palazzo delle Arti (PAN) di
Napoli, fino al 24 settembre, i cronisti "scomodi" e invisi ai
propri governi, da tutto il mondo.
Il focus di avvio è stato dedicato alla Turchia con la
presenza di Ozguden, esponente di spicco della sinistra turca,
che in carriera ha scritto per i quotidiani Milliyet e Sabah ed
è stato redattore di Aksam, il più grande quotidiano di sinistra
turco. Il cronista ha descritto la situazione attuale, dopo il
fallito golpe: "Il colpo di stato di luglio - ha spiegato - ha
solo legittimato una repressione già in atto e intanto la
Turchia continua a sedere nel Consiglio d'Europa e si parla
ancora del suo ingresso nell'Unione Europea". Il giornalista ha
raccontato la sua storia professionale e le forme anche violente
di censura che ha subito, che lo hanno portato a subire diversi
processi per delitto d'opinione che lo costrinsero a fuggire in
Belgio. Ozguden ha ripercorso anche la storia della Turchia
moderna, spiegando che persecuzioni e censure alla libertà di
stampa vengono da molto lontano, ricordando la persecuzione
degli armeni, fino "al più violento dei colpi di stato, quello
del 1980 che ha generato una costituzione razzista", ha detto.
Ozguden però non è pessimista: "niente è irreversibile, la
Turchia è un grande paese, con tanti giovani, tante etnie e
religioni e un islam non monolitico anche se la maggioranza è
sunnita".
Al dibattito inaugurale di "Imbavagliati", a cui ha
partecipato anche il giornalista Marco Cesario, autore di
"Sansur: Censura. Giornalismo in Turchia", seguiranno altri
incontri sulla libertà di stampa nel mondo dall'Ucraina, alla
Siria, all'Africa, seguendo il tema "Fuga per la Vita, Fuga per
la Libertà", scelto dagli organizzatori per la seconda edizione
della rassegna di incontri. (ANSAmed).