Akay, 66 anni, era stato arrestato a fine settembre nell'ambito delle purghe seguite al fallito golpe in Turchia del luglio scorso. Il giudice era accusato tra l'altro di aver utilizzato ByLock, la app di messaggistica per smartphone che, secondo gli investigatori, veniva impiegata dai golpisti per scambiarsi informazioni criptate. La sua detenzione era stata condannata da diversi organismi internazionali, tra cui il tribunale Onu di cui fa parte, la cui attività è di fatto bloccata da mesi. Il presidente dell'Irmct, Theodor Meron, ne aveva ripetutamente sollecitato "l'immediato rilascio", chiedendo anche che Ankara venisse giudicata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per la violazione dell'immunità diplomatica. La figlia del giudice, Meric, sposata con un cittadino italiano, vive da tempo a Milano e in questi mesi ha portato avanti una campagna per chiederne la liberazione.
Dal fallito tentativo di colpo di stato in Turchia, oltre 50 mila persone sono state arrestate - tra cui almeno 2.642 magistrati - e 150 mila licenziate o sospese dalle pubbliche amministrazioni per sospetti legami con i 'gulenisti'.
(ANSAmed).