Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Erdogan,dopo Afrin cacceremo curdi dal resto di Siria e Iraq

Ora si punta a Manbij, Kobane e, se Baghdad non aiuta, su Sinjar

19 marzo, 16:13

(ANSAmed) - ISTANBUL, 19 MAR - Dopo Afrin, la Turchia è pronta ad agire militarmente per cacciare i curdi del Pyd dal resto del nord della Siria e il Pkk dal nord Iraq. Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan, all'indomani dell'ingresso delle truppe di Ankara e delle milizie locali sue alleate nell'enclave curda. In particolare i turchi, dopo Afrin, puntano su Kobane, la città simbolo della rivincita curda contro l'Isis. "Conquistando il centro di Afrin abbiamo compiuto il passo più importante.

Continueremo con Manbij, Ayn al Arab (Kobane, ndr), Tal Abyad, Rasulayd e Qamishli, fino all'eliminazione totale del corridoio del terrore" nel nord della Siria, ha detto Erdogan ad Ankara, sostenendo che a due mesi dall'inizio dell'operazione militare 'Ramoscello d'ulivo' sono saliti a 3.622 i miliziani curdi dell'Ypg e dell'Isis "neutralizzati" (cioè uccisi, feriti o fatti prigionieri).

Inoltre, ha aggiunto, "abbiamo invitato Baghdad a risolvere il problema" del Pkk curdo. "Se non accadrà, interverremo anche a Sinjar", nel nord Iraq. "Una notte, potremmo entrare a Sinjar all'improvviso", ha concluso il leader turco, rievocando la stessa espressione usata prima dell'intervento militare ad Afrin. Ma un alto dirigente curdo-siriano, Aldar Xeliln, avverte: con "l'occupazione" turca di Afrin "tutto il nord della Siria è in pericolo". Secondo Xelil, Erdogan punta a ristabilire l'influenza in Siria che fu dell'impero Ottomano.

Secondo fonti locali curde e l'Osservatorio siriano per i diritti umani, Afrin è ormai quasi interamente sotto il controllo turco, anche se permangono alcune sacche di resistenza di combattenti curdi dell'Ypg. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati