(ANSAmed) - BEIRUT, 2 NOV - Nuove forze militari turche sono
entrate nelle ultime ore nell'enclave di Manbij, nel nord della
Siria, nel quadro di un accordo con gli Stati Uniti per l'avvio
di pattuglie congiunte turco-americane attorno alla città a
ovest dell'Eufrate.
Annunciato da mesi, il pattugliamento congiunto è cominciato
formalmente ieri. Ma solo nelle ultime ore le forze turche,
posizionate nel vicino distretto di Jarablus, sono entrate
numerose nella zona di Manbij.
Quest'area è di fatto controllata dal punto di vista
amministrativo dall'ala siriana del Pkk, considerata
"terrorista" da Ankara. Le forze curdo-siriane sono presenti a
est dell'Eufrate, mentre Manbij si trova a ovest del fiume.
I quadri amministrativi curdi e filo-curdi rimangono nella
città, già controllata dall'Isis e che era stata poi conquistata
dall'ala siriana del Pkk.
Prima di essere presa dall'Isis, Manbij era un'area mista
araba e curda. Con l'arrivo delle forze curdo-siriane, sostenute
dagli Usa, il distretto ha subito una parziale curdizzazione dei
quadri politici e amministrativi locali.
Gli accordi tra Stati Uniti e Turchia prevedono il graduale
ritiro delle forze curde da Manbij di fronte a un altrettanto
graduale ingresso delle truppe di Ankara a ovest dell'Eufrate.
(ANSAmed).