"Potremmo essere costretti ad aprire le porte. Non possiamo essere costretti a gestire questo fardello da soli", ha spiegato Erdogan, sostenendo che in questi anni il suo Paese "non ha ricevuto dal resto del mondo, e soprattutto dall'Ue, il supporto necessario" per affrontare la crisi dei rifugiati dalla Siria. In passato, il leader turco aveva già espresso minacce analoghe, specie prima dell'accordo del 2016 con l'Ue sui 6 miliardi di euro da destinare alla gestione dei profughi siriani. Secondo Erdogan, la "safe zone" dovrebbe avere una profondità di circa 30 km oltre la frontiera e una lunghezza di circa 450 km, ossia la metà del confine turco-siriano, in modo da potervi costruire "città invece di tende". Finora, ha aggiunto, i rifugiati tornati "volontariamente" in patria sono stati circa 350 mila. "Da qui a fine settembre, siamo determinati a mettere in pratica la zona di sicurezza come noi la vogliamo a est dell'Eufrate", ha assicurato, riferendosi all'accordo con gli Usa per allontanare dal territorio turco le milizie curde dell'Ypg, alleate di Washington ma ritenute "terroriste" da Ankara.(ANSAmed). YLL-PA/ S0B QBXB
Siria: Erdogan, 'safe zone' o porte aperte a rifugiati
'Vogliamo ricollocarvi almeno un milione di persone'
"Potremmo essere costretti ad aprire le porte. Non possiamo essere costretti a gestire questo fardello da soli", ha spiegato Erdogan, sostenendo che in questi anni il suo Paese "non ha ricevuto dal resto del mondo, e soprattutto dall'Ue, il supporto necessario" per affrontare la crisi dei rifugiati dalla Siria. In passato, il leader turco aveva già espresso minacce analoghe, specie prima dell'accordo del 2016 con l'Ue sui 6 miliardi di euro da destinare alla gestione dei profughi siriani. Secondo Erdogan, la "safe zone" dovrebbe avere una profondità di circa 30 km oltre la frontiera e una lunghezza di circa 450 km, ossia la metà del confine turco-siriano, in modo da potervi costruire "città invece di tende". Finora, ha aggiunto, i rifugiati tornati "volontariamente" in patria sono stati circa 350 mila. "Da qui a fine settembre, siamo determinati a mettere in pratica la zona di sicurezza come noi la vogliamo a est dell'Eufrate", ha assicurato, riferendosi all'accordo con gli Usa per allontanare dal territorio turco le milizie curde dell'Ypg, alleate di Washington ma ritenute "terroriste" da Ankara.(ANSAmed). YLL-PA/ S0B QBXB