I reati contestati erano legati a 35 suoi tweet pubblicati tra il 2012 e il 2017. La sentenza non è stata sospesa dal tribunale "per il comportamento tenuto durante il processo" dall'imputata e "perché non ha mostrato pentimento", ma non risulta al momento un ordine di arresto emesso nei suoi confronti. Secondo fonti del suo partito, in base alla legge turca la politica di opposizione non sarà detenuta perché le condanne in primo grado per i singoli reati sono inferiori a 5 anni. Il caso andrà comunque in appello, dove una decisione dovrà essere emessa "entro sei mesi".
Il processo era iniziato subito dopo la vittoria-bis dell'opposizione alle comunali di Istanbul, strappata alle forze pro-Erdogan dopo un quarto di secolo. All'udienza aveva preso parte stamani in segno di solidarietà lo stesso sindaco Imamoglu, mentre sostenitori di Kaftancioglu provenienti da tutto il Paese, tra cui i presidenti del Chp in ciascuna delle altre 80 province turche, si erano radunati davanti al tribunale per manifestarle il loro sostegno. Secondo il principale partito d'opposizione, il processo rappresentava una vendetta per "il devastante danno di immagine inflitto al potere" di Erdogan "da questa politica donna", ritenuta tra i principali strateghi del successo elettorale nella metropoli sul Bosforo.(ANSAmed).