Quello attuale "non è più un problema di profughi, è un chiaro tentativo da parte della Turchia, di usare disperati, per promuovere la sua agenda geopolitica e per distogliere l'attenzione dall'orribile situazione in Siria. Le decine di migliaia di persone che hanno cercato di entrare in Grecia nei giorni scorsi non venivano da Idlib, sono stati a lungo in Turchia in sicurezza e molti di loro parlano il turco", ha affermato il premier greco. Mitsotakis ha anche evidenziato come in passato l'Ue non sia stata all'altezza di affrontare la sfida migratoria, auspicando che questa sia invece una "sveglia per l'Europa".
"Chi cerca di mettere alla prova l'unità dell'Europa resterà deluso. Manterremo la linea e la nostra unità prevarrà. E' tempo per un'azione concertata e per il sangue freddo. La Turchia non è un nemico e le persone non sono mezzi per raggiungere un obiettivo. Grazie alla Grecia per essere il nostro scudo". Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, alla conferenza stampa congiunta alla frontiera greco-turca.
"Le preoccupazioni greche sono le nostre. Il fatto di essere qui è una chiara dichiarazione della solidarietà e del sostegno dell'Ue alla Grecia", ha proseguito von der Leyen, che ha descritto la situazione alla frontiera greco-turca come "molto tesa". Von der Leyen si è detta "pronta a mobilitare le risorse" per sostenere Atene, annunciando un'assistenza finanziaria da 700 milioni di euro, l'attivazione del meccanismo di protezione civile, e il rinforzo di Frontex.
"Siamo venuti qui per esprimere un sostegno per quello che avete fatto con i vostri servizi di sicurezza, con i vostri team e il vostro governo negli ultimi giorni. Le frontiere greche sono le frontiere europee, questo è fondamentale e da ricordare", ha affermato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
"La Grecia è lo scudo dell'Ue e il garante della stabilità dell'intero continente" e "come presidenza di turno del Consiglio dell'Ue siamo venuti qui per esprimere solidarietà al governo greco, ma anche per dimostrare la nostra determinazione comune ad aiutare la Grecia a dare una risposta a questa nuova potenziale crisi migratoria", ha detto il premier croato Andrej Plenkovic. "Le buone relazioni tra l'Ue e la Turchia dipendono da ciascuno di noi - ha aggiunto -. Cercheremo di trovare una soluzione politica e diplomatica per allentare questa situazione".(ANSAmed).