Fonti di stampa siriane riferiscono di un accordo raggiunto nelle ultime ore tra Mosca e Ankara per l'apertura dei valichi commerciali tra la zona governativa e quella nord-occidentale.
Altre fonti affermano che l'accordo coinvolge anche i valichi commerciali tra la zona governativa e quella nord-orientale e orientale in mano alle autorità curdo-siriane.
La notizia giunge a pochi mesi dalle attese elezioni legislative e presidenziali che si terranno tra maggio e luglio nelle aree controllate dal governo. In tutti i territori siriani la popolazione soffre però della peggiore crisi economica e finanziaria degli ultimi decenni, aggravata proprio dagli elevati costi delle merci al consumo in un contesto di svalutazione della lira locale.
Le diverse parti siriane coinvolte nel conflitto finora non hanno confermato l'accordo. Il cosiddetto governo siriano ad interim filo-turco nel nord-ovest ha oggi smentito la notizia mentre nessun commento è finora giunto dal governo centrale siriano di Damasco.
All'interno del frammentato territorio siriano sia il petrolio che le altre merci attraversano le linee militari tramite contrabbandieri e signori della guerra ostili a ogni tipo di risoluzione del conflitto e a ogni apertura formale dei valichi commerciali interni.(ANSAmed).