L'attivista per i diritti umani si trova in carcere dal 2017.
È stata fissata per il 21 febbraio la prossima udienza del processo in cui Kavala è imputato con l'accusa di spionaggio nell'ambito dell'inchiesta sul tentato golpe in Turchia del 2016.
Tra due giorni scadrà il termine che il Consiglio d'Europa ha dato ad Ankara per fornire spiegazioni rispetto al caso del filantropo turco per cui a dicembre 2019 era stata chiesta la scarcerazione dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu).
Dopo oltre 2 anni, la Turchia non ha ancora messo in pratica la sentenza della Cedu e per questo motivo il mese scorso il Consiglio d'Europa ha notificato ad Ankara l'intenzione di aprire una procedura di infrazione nei suoi confronti e attende spiegazioni riguardo al mancato rilascio di Kavala da parte delle autorità turche.
"Per la Turchia sarebbe grave se il Consiglio d'Europa imponesse sanzioni, sarebbe vergognoso per la Turchia essere punita da un Consiglio di cui è membro fondatore. Non sarei felice delle sanzioni, non dovrebbero portare la situazione a questo punto" ha dichiarato Kavala al deputato del maggior partito di opposizione Chp Ozgur Ozel che lo ha visitato ieri nel carcere di Silivri dove è imprigionato da oltre 4 anni.
(ANSA).