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Siria: paesi Oci sospendono Damasco da organizzazione

Summit alla Mecca. Segretario, violenze devono cessare subito

16 agosto, 10:24

(ANSAmed) - MECCA, 16 AGO - I 57 Paesi della Conferenza Islamica (Oic) riuniti alla Mecca da martedì hanno sospeso stamani la Siria dall'organizzazione facendo riferimento alla violenta repressione in atto del regime del presidente Bashar al Assad. Lo riferisce Arab News on line. "La Conferenza ha deciso di sospendere la Siria dall'organizzazione così come tutti gli organismi e istituzioni che la rappresentano", si legge nel documento finale del summit, citato dal giornale arabo in lingua inglese. La decisione di sospendere la Siria, ricorda Arab News, era stata approvata lunedì durante un incontro preliminare dei ministri degli Esteri della Conferenza ed è stata confermata durante la seconda notte del summit, nonostante l'opposizione dell'Iran, stretto alleato del presidente siriano Bashar al Assad.

I partecipanti al summit, convocato su iniziativa del re saudita Abdullah, sono convenuti della "necessità di mettere fine immediatamente agli atti di violenza in Siria e di sospendere il paese dall'Oic", si legge nel documento finale, in cui i 57 esprimono "profonda preoccupazione per i massacri e atti inumani subiti dal popolo siriano".

Parlando con i giornalisti al termine del vertice, il segretario generale dell'Oic, Ekmeleddin Ihsanoglu, ha detto che con la sospensione della Siria "il mondo islamico ha voluto mandare un forte messaggio alla comunità internazionale", cioè che "non può più accettare un regime che massacra il suo popolo usando aerei, blindati e artiglieria pesante", secondo Arab News. Il mondo islamico, ha proseguito Ihsanoglu, "sostiene una soluzione pacifica, non vuole più spargimento di sangue e non vuole che la crisi degeneri in un conflitto religioso che rischierebbe di allargarsi" alla regione.

Per ciò l'Organizzazione islamica invita il Consiglio di sicurezza dell'Onu ad "assumere pienamente le sue responsabilità fermando le violenze in Siria e cercando una soluzione pacifica e durevole della crisi".(ANSAmed).

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