(di Alberto Zanconato)
(ANSAmed) - BEIRUT, 7 GEN - Nell'ultimo episodio di una scia
di violenze che da quattro anni insanguina lo Yemen, 33 giovani
sono stati uccisi oggi in un attentato suicida nella capitale
Sanaa mentre erano in attesa davanti all'Accademia di polizia
per arruolarsi. Secondo fonti della polizia, sono oltre 60 i
feriti nell'esplosione, quando un kamikaze si e' fatto saltare
in aria alla guida di un minibus-bomba. Sebbene nessuno abbia
finora rivendicato l'attacco, i sospetti si dirigono su Al Qaida
nella Penisola arabica (Aqpa), la branca che gli Stati Uniti
considerano la piu' pericolosa della rete terroristica un tempo
guidata da Osama Bin Laden, che in altri Paesi della regione,
specie in Iraq e Siria, si trova a far fronte alla "concorrenza"
dello Stato islamico capeggiato da Abu Bakr al Baghdadi. Le
immagini diffuse dopo l'attentato mostrano i corpi carbonizzati
di molte delle aspiranti reclute stesi sul marciapiede nei
pressi del cancello dell'Accademia, e la carcassa annerita di un
taxi vicino a quel che resta del minibus usato per l'attacco.
Nonostante sia presa di mira da anni dai bombardamenti dei
droni americani con l'autorizzazione del governo di Sanaa, Aqpa,
che segue una dottrina fondamentalista sunnita, sembra essersi
rafforzata negli ultimi tempi nello Yemen, anche in reazione
alla discesa dal nord del Paese delle milizie dei ribelli sciiti
Huthi, che molti ritengono sostenuti dall'Iran e che lo scorso
settembre si sono impadroniti di vasti settori della capitale
chiedendo un ruolo di primo piano nella gestione politica del
Paese. Il presidente Abed Rabbo Mansur Hadi sta conducendo
trattative con gli sciiti sulla futura Costituzione del Paese,
ma il risentimento e la diffidenza nei loro confronti e' forte
anche nei tradizionali ambienti tribali sunniti, oltre che tra i
miliziani di Al Qaida. Il caos regna nel Paese dal 2012, quando
l'ex uomo forte Ali Abdullah Saleh fu costretto a uscire di
scena abbandonando dopo oltre 30 anni la presidenza, in seguito
a contestazioni cruente durate quasi un anno. Il 31 dicembre
scorso un altro attentato suicida contro gli sciiti Huthi
durante una cerimonia religiosa aveva causato decine di morti
nella localita' di Ibb.
"Il ripristino della sicurezza ed il completamento del
processo di transizione sono di primaria importanza per il
conseguimento degli obiettivi di stabilità e prosperità" dello
Yamen, ha affermato oggi il portavoce dell'Alto rappresentante
per la politica estera della Ue, Federica Mogherini. "L'Unione
europea - ha aggiunto il portavoce - aumenterà la sua assistenza
per la riforma della polizia e del ministero dell'Interno così
come il suo sostegno per il processo costituzionale. L'Europa è
al fianco del popolo dello Yemen in questi difficili momenti".
(ANSAmed).