La donna si chiama Isabelle Prime ed e' originaria del dipartimento Maine-et-Loire. E' stata rapita ieri mattina a Sanaa insieme alla sua interprete. Una fonte dei servizi segreti yemeniti ha precisato che la francese è stata sequestrata in mattinata da un gruppo di uomini armati non meglio identificati mentre si trovava a bordo di un taxi con la sua interprete. Appena pochi giorni fa, Parigi aveva invitato i francesi a lasciare il Paese a rischio, una misura decisa anche da altri governi occidentali, che hanno chiuso le loro sedi diplomatiche a Sanaa. La capitale dello Yemen è finita sotto il controllo delle milizie ribelli sciite Houthi. Il presidente yemenita, Abd Rabbo Manour Hadi, è stato trattenuto per un primo tempo a Sanaa ma ora è tornato libero e viene protetto dai suoi partigiani a Aden, nel sud del Paese. Hadi, alleato di primo piano di Washington nella lotta contro Al-Qaida, rivendica lo status di legittimo presidente di fronte all'irruzione della milizia sciita che ora controlla la capitale, e bolla come "illegittime" tutte le misure assunte dagli Houthi. Lo scorso 16 febbraio, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha rivolto un appello agli Houthi affinché "ritirino le loro forze dalle istituzioni dello Stato" e "cedano il controllo delle istituzioni governative e di sicurezza".(ANSAmed).
Yemen: Fabius, no rivendicazioni su francese rapita
Stato 'mobilitato' per ritrovare funzionaria Banca Mondiale
La donna si chiama Isabelle Prime ed e' originaria del dipartimento Maine-et-Loire. E' stata rapita ieri mattina a Sanaa insieme alla sua interprete. Una fonte dei servizi segreti yemeniti ha precisato che la francese è stata sequestrata in mattinata da un gruppo di uomini armati non meglio identificati mentre si trovava a bordo di un taxi con la sua interprete. Appena pochi giorni fa, Parigi aveva invitato i francesi a lasciare il Paese a rischio, una misura decisa anche da altri governi occidentali, che hanno chiuso le loro sedi diplomatiche a Sanaa. La capitale dello Yemen è finita sotto il controllo delle milizie ribelli sciite Houthi. Il presidente yemenita, Abd Rabbo Manour Hadi, è stato trattenuto per un primo tempo a Sanaa ma ora è tornato libero e viene protetto dai suoi partigiani a Aden, nel sud del Paese. Hadi, alleato di primo piano di Washington nella lotta contro Al-Qaida, rivendica lo status di legittimo presidente di fronte all'irruzione della milizia sciita che ora controlla la capitale, e bolla come "illegittime" tutte le misure assunte dagli Houthi. Lo scorso 16 febbraio, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha rivolto un appello agli Houthi affinché "ritirino le loro forze dalle istituzioni dello Stato" e "cedano il controllo delle istituzioni governative e di sicurezza".(ANSAmed).