(ANSAmed) - NEW YORK, 22 APR - Con l'invio di una portaerei e
altre navi da guerra americane nella regione del Golfo Persico,
gli Usa inviano "un messaggio molto diretto" all'Iran, ha detto
il presidente Obama: attualmente, le navi iraniane "sono in
acque internazionali", ma le unita' Usa sono in quelle zona "per
garantire la libertà di navigazione", e "se ci fossero consegne
di armi alle fazioni yemenite, questo potrebbe minacciare la
navigazione e sarebbe un problema". Il coinvolgimento iraniano
in Yemen, ha detto Obama in un'intervista alla Msnbc, puo' solo
complicare la ricerca di una soluzione del conflitto tra forze
governative e ribelli sciiti Houti. "Quello che dobbiamo fare -
ha detto - e' portare tutte la parti a un tavolo e trovare un
accordo politico. Abbiamo indicato agli iraniani - ha aggiunto -
che devono essere parte della soluzione e non parte del
problema". L'aumento della tensione in Yemen, dove ribelli
sciiti Houthi hanno rovesciato il governo yemenita, hanno preso
il controllo di Sanaa e combattono in diverse zone del Paese, e
secondo varie fonti hanno il sostegno dell'Iran, avviene mentre
gli Usa e le altre potenze mondiali sono impegnate nella fase
finale dei negoziati sul futuro del programma nucleare iraniano.
In questo quadro si inserisce anche la decisione di Mosca di
revocare il bando alla vendita di missili antiaerei S-300 a
Teheran. Si tratta di una vendita, ha detto Obama, che "va
avanti da sei anni". E vero che "preoccupa, siamo contrari,
particolarmente perché stiamo ancora negoziando" con Teheran per
il suo programma nucleare. Tuttavia, ha aggiunto, "bisogna
mettere la cosa in prospettiva: il nostro bilancio militare è di
600 miliardi di dollari, il loro di 17 miliardi. Anche se
ottengono qualche sistema di difesa aerea, se dobbiamo, lo
possiamo penetrare". "In ultima analisi - ha detto ancora -
spetta agli iraniani fare in modo di arrivare al tavolo
preparati per concretizzare cio' che e' stato gia' concordato".
(ANSA).
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