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Oman, il sultanato che media tra Iran e Riad

Ma crisi Yemen accentua distanza con potenze sunnite Golfo

08 maggio, 19:25

(ANSAmed) - TEHERAN, 8 MAG - Il conflitto in Yemen, che vede una vasta coalizione di Paesi sunniti a guida saudita bombardare i ribelli sciiti che hanno fatto fuggire a Riad il presidente Abdel Abbo Mansour Hadi - costituisce solo l'ultimo esempio di una linea marcatamente autonoma dell'Oman rispetto agli altri componenti del Consiglio di cooperazione del Golfo.

Coerentemente con una linea di politica estera volta sempre a cercare di allentare le tensioni nell'area, ma che in questo caso aumenta la sua distanza con le altre potenze sunnite dell'area.

Nel caso dello Yemen in particolare - evidenzia anche un recente articolo su Al Monitor - Mascat ha tentato una mediazione sostenendo un piano di pace che prevede il ritiro dei ribelli dalle aree occupate, il ritorno del presidente Abdel Abbo Mansour Hadi, elezioni politiche e presidenziali anticipate, la trasformazione dei ribelli Houthi in un partito politico e l'ingresso dello Yemen - il Paese più povero dell'area - nello stesso Consiglio del Golfo. L'Iran da parte sua ha sempre negato di sostenere militarmente gli Houthi e ha a sua volta presentato anche all'Onu un piano di pace, che prevede il cessate il fuoco, un immediato accesso degli aiuti umanitari alla popolazione colpita da oltre un mese di bombardamenti con centinaia di vittime civili, e l'apertura di una dialogo fra le parti per la creazione di un governo di unità nazionale. A spiegare la posizione mediatrice del sultanato sta non soltanto la sua delicata posizione geografica, a poca distanza dallo strategico stretto di Hormuz nel Golfo Persico, ma anche un differenza religiosa rispetto alle altre potenze del Cng: il fatto cioè che la maggioranza della popolazione segue l'islam ibadita, e vi è anche una significativa minoranza sciita.

L'Oman confina inoltre con lo Yemen e non può non temere qualsiasi fonte di instabilità - dalla presenza ormai annosa di Al Qaida oltre confine ai combattimenti degli ultimi mesi.

Circostanze che mettono a rischio non solo la stabilità politica garantita per decenni dal sultano Qaboos - da poco rientrato in patria dopo una lunga permanenza in Germania per ragioni di salute - ma anche la sua forte economia ed un turismo in crescita. L'Oman ospita infine molti profughi dallo Yemen e avrebbe anche aiutato Teheran - secondo fonti iraniane - a far giungere aiuti umanitari alla popolazione yemenita finora bloccati per il blocco aereo e marino imposto da Riad intorno al Paese.

(ANSAmed).

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