Il cratere provocato dall'esplosione davanti al Palazzo presidenziale in Yemen
(di Alberto Zanconato)
- BEIRUT - Nello Yemen dilaniato dalla guerra
civile, l'Isis ha portato oggi un attacco suicida al palazzo
presidenziale di Aden compiuto, secondo la stessa
organizzazione, da un kamikaze, un foreign fighter olandese.
Almeno 7 i morti e 15 feriti dell'attentato, che si è
accompagnato ad altri sferrati in Iraq e rivendicati in Siria,
Egitto e Afghanistan.
Il capo della polizia di Aden, Shalal Shaei, ha detto alla
televisione panaraba Al Jazeera che diversi dei morti sono
soldati di guardia al palazzo. L'attentatore, infatti, si è
lanciato alla guida di un'autobomba contro contro alcuni blocchi
di cemento ad un posto di blocco poco distante dal cancello
d'ingresso del palazzo presidenziale, situato nel quartiere di
Mashiq.
Il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi è tornato recentemente ad
Aden dopo aver trascorso molti mesi in esilio in Arabia Saudita,
dove era fuggito davanti all'avanzata dei ribelli sciiti Houthi.
Questi ultimi controllano la capitale, Sanaa, dal settembre del
2014, e i combattimenti continuano ad insanguinare il Paese. Al
Jazeera, tra l'altro, ha fatto sapere oggi che sono stati
rilasciati un reporter e altri due componenti di una sua troupe
che erano stati rapiti nei giorni scorsi nella città di Taiz.
La direttrice del gruppo di monitoraggio dei siti jihadisti
'Site', Rita Katz su Twitter, citando il network di propaganda
dei jihadisti 'Amaq', ha detto che l'Isis ha attribuito
l'attentato odierno al foreign fighter olandese "Abu Hunaifa
al-Hollandi".
In Iraq, intanto, oltre 30 soldati e membri di milizie
alleate del governo sono stati uccisi in una serie di attacchi
suicidi e di esplosioni di ordigni posti dall'Isis al lato della
strada nella città di Ramadi e nei suoi dintorni. Ramadi, cento
chilometri a Ovest di Baghdad, è stata strappata dall'esercito
all'Isis il mese scorso, ma alcuni quartieri periferici
rimangono controllati dai jihadisti.
Il Site afferma inoltre che l'Isis ha rivendicato l'uccisione
di "50 soldati" governativi siriani in diversi attacchi
nell'area di Kweiris senza però precisarne le date. In questa
regione, a Est di Aleppo, l'Osservatorio nazionale per i diritti
umani in Siria (Ondus) ha segnalato oggi scontri che hanno
portato alla morte di 20 jihadisti e 14 governativi. Altra
rivendicazione dell'Isis segnalata dal sito di Rita Katz
riguarda le esplosioni di due autobomba a Kabul, contro due capi
locali della polizia.
Infine in Egitto un gruppo affiliato allo Stato islamico,
Ansar Beit el Maqdis, ha rivendicato un attentato compiuto ieri
nel Nord del Sinai in cui sono rimasti uccisi un colonnello, tre
soldati, e altri 12 militari sono stati feriti per l'esplosione
di una bomba piazzata su un lato della strada.
