"Gli operatori umanitari stanno facendo la differenza in Yemen perché hanno evitato, finora, che lo Yemen scivoli in stato di carestia", ha detto Cousin. "La sfida è che ci sono aree inaccessibili dove le persone soffrono" e dove "si corre il serio rischio di avere persone che muoiono di fame". Cousin ha descritto la situazione come straziante, con oltre 17 milioni di persone che vivono nell'insicurezza alimentare, e fra queste circa 7 milioni la soffrono in forma grave. Nonostante le difficoltà, a febbraio in Yemen il Wfp ha raggiunto 4,9 milioni di persone in stato di insicurezza alimentare, ma per finanziamenti inadeguati ha ridotto le razioni per poterne distribuire di più. Nei giorni scorsi Stephen O'Brien, sottosegretario Onu per gli Affari umanitari, ha lanciato l'allarme su una carestia devastante che colpisce oltre 20 milioni di persone, la più terribile crisi umanitaria dal 1945, indicando nello Yemen, nel Sud Sudan, nella Somalia e nella Nigeria nord-occidentale i territori già allo stremo dopo anni di guerra e guerriglia.
(ANSAmed).