"Mentre il Paese si scontra con la guerra tra le forze armate governative e i ribelli Houthi, alla popolazione mancano le cure mediche essenziali - continua Iacomini - non hanno acqua potabile, un'adeguata nutrizione né un sistema igienico-sanitario e di istruzione adeguato. Molte persone tra coloro che si sono ammalate o sono morte a causa del colera soffrivano di malnutrizione, i più vulnerabili sono i bambini: 2 milioni sono affetti da malnutrizione acuta e quasi mezzo milione di malnutrizione acuta grave che rischiano ogni giorno di essere contagiati. Inoltre il sistema sanitario, già danneggiato dal conflitto, è a pezzi e gli operatori sanitari, che non si sono risparmiati nel rispondere all'emergenza, non ricevono uno stipendio da mesi".
"L'acqua sicura è fondamentale per prevenire il colera. Oltre 500 volontari - aggiunge Iacomini - sono stati formati dall' Unicef per depurare l'acqua nei pozzi privati, nei serbatoi d'acqua e nelle cisterne, coprendo sia pozzi pubblici che privati per circa mezzo milione di persone. La fame e la guerra però avevano già stroncato le vite di 1.546 bambini prima dell'arrivo dell'epidemia. Lo Yemen rappresenta in questo momento una grave emergenza mondiale eppure la comunità internazionale non sembra interessata a risolverla". (ANSAmed).