Le fonti affermano che i miliziani del Consiglio di transizione del sud, cioè il fronte separatista, sono arrivati ormai alle porte del palazzo presidenziale di Maashiq nel distretto di Crater, dopo combattimenti che, a partire da domenica scorsa, hanno provocato almeno 36 morti e 185 feriti, secondo il Comitato internazionale della Croce rossa.
L'Arabia Saudita e gli Emirati sono stati finora alleati nella guerra in Yemen, che dal marzo del 2015 ha visto le aviazioni dei due Paesi bombardare le postazioni dei ribelli sciiti Houthi, alleati dell'Iran. Gli Houthi controllano la capitale Sanaa, mentre il governo di Hadi ha sede ad Aden.
Poco prima un commando armato di combattenti islamici ha attaccato un checkpoint, vicino ad Ataq, il capoluogo della provincia di Shabwa, nel sud, uccidendo 12 soldati: lo hanno reso noto funzionari tribali yemeniti. (ANSAmed).