Sono oltre 18 milioni che persone, la maggior parte bambini, che vivono qui nella più totale insicurezza alimentare "e di questi - ha aggiunto il rappresentante Onu - almeno 8 milioni si chiedono quotidianamente dove potranno trovare il loro prossimo pasto".
Lowcock ha anche sottolineato come in favore dello Yemen si sia mobilitata una grande risposta umanitaria partita soprattutto da Paesi come gli Emirati Arabi Uniti (Eau), l'Arabia Saudita, gli Usa e anche l'Europa per un totale di 2,6 miliardi di dollari raccolti. Ma l'ulteriore peggioramento dell'economia, con la svalutazione del 30% in un mese della moneta yemenita, e l'intensificarsi dei combattimenti rischiano di bloccare la rete degli approvvigionamenti e delle operazioni di soccorso. Il Segretario Generale ha dunque insistito affinché tutte le parti sul terreno si impegnino a rispettare la protezione delle infrastrutture civili e a facilitare l'arrivo degli aiuti ai più bisognosi. Lowcock ha infine sollecitato la realizzazione di un ponte aereo di evacuazione dei malati che non possono essere curati nel Paese. (ANSAmed)