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Yemen: Oxfam, una vittima ogni tre ore

I casi di colera sono oltre 1,1 milioni negli ultimi 18 mesi

26 ottobre, 15:02

(ANSAmed) - ROMA, 26 OTT - Dall'inizio di agosto un civile muore in Yemen ogni tre ore: una nuova ondata di scontri tra la Coalizione a guida saudita e gli Houti per il controllo dei principali porti e città del Paese, che sta causando una crescita esponenziale di vittime, sta lasciando la popolazione senza cibo e sempre più esposta al rischio di nuove epidemie. E' l'allarme lanciato oggi da Oxfam, "di fronte all'inerzia delle grandi potenze mondiali, che al momento stanno facendo poco o nulla per fermare quella che da tempo è diventata la più grave emergenza umanitaria al mondo". Tra l'1 agosto e il 15 ottobre in Yemen 575 civili sono stati uccisi a causa dei combattimenti, scrive Oxfam in un comunicato. Tra loro c'erano anche 136 bambini e 63 donne. Un quadro a cui si aggiungono oltre 1,1 milioni casi di colera negli ultimi 18 mesi, con oltre 2.000 vittime e più di 100 decessi causati da un'epidemia di difterite nello stesso periodo. La nuova ondata di scontri sta portando la popolazione sull'orlo della carestia, senz'acqua pulita ed esposta al rischio di nuove epidemie di colera e difterite.

Oltre 14 milioni di persone potrebbero morire di fame senza un cessate il fuoco duraturo, prosegue la nota. Mercoledì a Hodeidah, il principale porto del Paese, un attacco aereo ha provocato la morte di 16 civili in un mercato; all'inizio del mese ancora 15 vittime, compresi 4 bambini, e 23 feriti per un altro attacco aereo lanciato dalla coalizione saudita che ha colpito autobus carichi di passeggeri a un posto di blocco controllato dagli Houti nella parte sud est della città. Un bombardamento di terra in un campo di sfollati ha ucciso una giovane donna e ferito altre 7 persone, di cui 6 erano bambini.

"Di fronte a ogni singola vita persa in questo scandaloso conflitto le potenze mondiali dovrebbero provare vergogna - ha detto Paolo Pezzati, policy advisor di Oxfam Italia per le emergenze umanitarie -. Chiunque sostenga direttamente o indirettamente le parti in conflitto si sta rendendo di fatto complice di questo massacro. Quante persone devono ancora morire perché si abbia un'ammissione di complicità da parte delle potenze che alimentano questa guerra da oltre tre anni? Per questo chiediamo agli Stati Uniti, alla Gran Bretagna e all'Italia di sospendere immediatamente la vendita di armi ai sauditi".(ANSA).

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