Da cinque giorni, le forze lealiste yemenite sostenute da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, tentano di sfondare le linee degli insorti e di penetrare in città, strategico porto del Mar Rosso dove passa l'80% degli aiuti umanitari al martoriato Yemen. L'Unhcr afferma che i circa 150mila abitanti di Hudadya sono ora intrappolati visto che le principali vie di fuga dalla città sono impraticabili a causa dei combattimenti in corso. Dal canto loro, le forze lealiste affermano oggi di essere avanzate da nord e da est, mentre gli Huthi, considerati vicini all'Iran, ribadiscono di essere pienamente in controllo della città. Sul piano diplomatico, il mediatore Onu Martin Griffiths ha confermato oggi di essere al lavoro per organizzare entro i primi di dicembre un primo round di colloqui di "pace" tra le parti, come di recente auspicato dagli Stati Uniti, alleati dell'Arabia Saudita e ostili all'Iran. (ANSAmed).
Yemen: Onu, popolazione Hudayda ridotta a 150 mila persone
Civili rimasti sono in trappola in mezzo agli scontri
Da cinque giorni, le forze lealiste yemenite sostenute da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, tentano di sfondare le linee degli insorti e di penetrare in città, strategico porto del Mar Rosso dove passa l'80% degli aiuti umanitari al martoriato Yemen. L'Unhcr afferma che i circa 150mila abitanti di Hudadya sono ora intrappolati visto che le principali vie di fuga dalla città sono impraticabili a causa dei combattimenti in corso. Dal canto loro, le forze lealiste affermano oggi di essere avanzate da nord e da est, mentre gli Huthi, considerati vicini all'Iran, ribadiscono di essere pienamente in controllo della città. Sul piano diplomatico, il mediatore Onu Martin Griffiths ha confermato oggi di essere al lavoro per organizzare entro i primi di dicembre un primo round di colloqui di "pace" tra le parti, come di recente auspicato dagli Stati Uniti, alleati dell'Arabia Saudita e ostili all'Iran. (ANSAmed).