(ANSAmed) - ROMA, 22 NOV - L'organizzazione Medici Senza
Frontiere si dice "estremamente preoccupata" per i propri
pazienti e il proprio personale a Hodeidah, in Yemen, a causa
dei combattimenti che avvengono sempre più vicino alle proprie
strutture sanitarie. Pesanti combattimenti e bombardamenti,
rende noto Msf, sono ripresi all'interno di Hodeidah, con
scontri che avvengono molto vicini all'ospedale Al-Salakhana,
dove lavorano le équipe dell'organizzazione.
Dall'inizio della nuova offensiva lanciata dalle forze
supportate dall'Arabia Saudita e dagli Emirati, sottolinea Msf
in una nota, le equipe mediche hanno curato oltre 500 feriti di
guerra.
"Dal 2015 - spiega Caroline Seguin, responsabile delle
operazioni di Msf in Yemen - le nostre strutture sanitarie sono
state colpite sei volte in Yemen, 27 persone sono state uccise e
40 sono state ferite. Tutte le parti in conflitto devono
garantire che i civili e le strutture civili come gli ospedali
siano protetti".
L'ospedale di Al-Salakhana rimane uno dei tre ospedali
pubblici ancora aperti e operativi nell'area. L'ospedale di
Al-Thawrah, la principale struttura sanitaria pubblica della
città, è operativo ma anch'esso è sotto la minaccia dei
combattimenti e del rapido spostamento della linea del fronte.
(ANSAmed).