Questo flagello si unisce alle vittime civili causate dagli attacchi come quello che ha causato la distruzione dell'ospedale di Kitaf dove sono morte sette persone. Al 14 marzo scorso secondo i numeri in possesso dell'Onu, ma la realtà è sicuramente più grave, i civili uccisi dall'inizio della guerra sono stati 7.072 e 11.205 i feriti. L'Unicef e l'Oms intanto sottolineano come le equipe sanitarie nel Paese lavorano giorno e notte per fermare il diffondersi del colera. Il timore è che, con l'arrivo precoce della stagione delle piogge e la catastrofe dei servizi sanitari di base oltre che della penuria di acqua, l'epidemia possa aumentare. Inoltre il cattivo stato del sistema fognario, l'utilizzo dell'acqua contaminata per innaffiare i campi, la mancanza di elettricità per conservare gli alimenti e la quantità di persone sfollate che fuggono le violenze, aggravano la situazione. Il personale dell'Unicef e dell'Oms lavora incessantemente per arginare il contagio ma per evitare il tragico scenario del 2017, servono risorse supplementari ed equipe d'intervento rapido, dicono le due organizzazioni.
(ANSAmed).