"Oltre cinque anni di conflitto hanno generato la più grave emergenza umanitaria al mondo: l'aumento esponenziale dei prezzi dei beni alimentari e la mancanza di lavoro hanno portato oltre l'80% della popolazione a dover dipendere dagli aiuti - ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia -. In questo momento più di 20 milioni di persone non hanno accesso ad acqua pulita e servizi igienico-sanitari, ed oltre 7 milioni di persone sono sull'orlo della carestia, compresi 2,1 milioni di bambini e 1,2 milioni di donne in gravidanza".
Al momento l'appello delle Nazioni Unite per rispondere all'emergenza è finanziato per meno del 40%, ossia 1,6 miliardi di dollari, contro gli oltre 4 miliardi stanziati l'anno scorso e gli oltre 5 del 2018. Tutti i paesi donatori, inclusi i quattro maggiori, ossia Usa, Gran Bretagna, Arabia Saudita e Emirati arabi, hanno stanziato meno aiuti. "L'Italia, che nella conferenza dei Paesi donatori di giugno aveva promesso un aumento degli aiuti di appena 160 mila euro in aggiunta ai 5 milioni già stanziati nel 2019 - afferma l'organizzazione no profit - può e deve fare molto di più. Si tratta di una cifra estremamente bassa, in grado di consentire appena 2 mesi di interventi umanitari ad un'organizzazione come Oxfam nel Paese".
Intanto - denuncia - "molti dei Paesi donatori dall'inizio del conflitto hanno incassato miliardi dalla vendita di armi".(ANSAmed).