I "tesori" archeologici riemersi
dal passato nel corso dei lavori per il metanodotto nell'area
del Bradano-Basento saranno studiati e valorizzati nell'ambito
del progetto "Palazzo San Gervasio, Banzi e Genzano (Potenza),
il territorio tra archeologia e opere strategiche", con una
mostra permanente e la pubblicazione dei risultati scientifici
nel prossimo volume della collana universitaria "Siris-Polieion"
della Scuola di specializzazione in beni archeologici
dell'Università della Basilicata (Osanna Edizioni).
E' quanto previsto in un accordo firmato dal soprintendente
della Soprintendenza archeologia della Basilicata, Francesco
Canestrini, e dal presidente della pinacoteca e biblioteca
Camillo d'Errico, Michele Mastro. I materiali sono stati
rinvenuti nel corso della realizzazione dei lavori
dell'allacciamento alla linea del metanodotto Snam
"Massafra-Biccari" e del tronco di Acerenza (Potenza) dello
schema idrico "Basento Bradano".
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