E' stato siglato al MarRC
di Reggio un protocollo di intesa "Dalla tutela alla
valorizzazione del patrimonio archeologico attraverso
testimonianze di legalità", tra il Museo Archeologico Nazionale,
l'Ufficio per il servizio sociale per i minorenni di Reggio,
l'Istituto professionale alberghiero di Villa San Giovanni e
l'associazione culturale Biesse.
"Obiettivo dell'intesa - è detto in un comunicato -
consentire ai giovani di avvicinarsi al mondo dell'arte e
conoscere la bellezza dello straordinario patrimonio
archeologico della Calabria.
Promuovere incontri, conferenze e dibattiti interdisciplinari,
oltre che altre iniziative di comunicazione e promozione, tra le
attività del protocollo. Ma sicuramente quella più interessante
è la possibilità che sarà data ai ragazzi coinvolti di
raccontare ai loro coetanei l'esperienza di formazione maturate
tra gli spazi espositivi del Museo. Anche con l'opportunità di
conoscere e approfondire la storia e il percorso di alcuni
reperti, sottratti dal Nucleo Tutela dei Carabinieri ai privati
e che saranno oggetto di un'esposizione ad hoc nei prossimi
mesi".
"Appartenenza e collaborazione - ha spiegato il direttore
del Museo Carmelo Malacrino - le parole chiave di questa intesa
diretta a ribaltare in positivo la visione e l'immagine che
spesso i ragazzi hanno della loro terra e del loro futuro.
Scoprire i tesori del Museo sarà un viaggio entusiasmante, nella
consapevolezza che, per riuscire in questi intenti, è
fondamentale fare sistema e la scuola, in questo, ha un ruolo
centrale come istituto di educazione alla cittadinanza attiva e
alla veicolazione di valori etici e morali utili per la crescita
degli individui".
"Era necessario tracciare un percorso di legalità e di
recupero per quei giovani segnati da vissuti e da storie
tragiche, ricche di problemi e di sofferenza- spiega Maria
Giuseppe Garreffa del Tribunale dei Minori - purtroppo i giovani
si riconoscono in un contesto territoriale malato e certamente
il percorso al Museo permetterà loro di acquisire una
cittadinanza piena e libera".
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