"Le libertà costituzionali e i
livelli di governo in era COVID-19 - la Ripartenza economica" è
stato il tema della lectio magistralis tenuta dal prof. Sabino
Cassese al Parlamento delle imprese di Cosenza, nel corso di una
seduta svoltasi totalmente online. Gli imprenditori intervenuti
hanno avuto modo di sottoporre al professore - profondo
conoscitore della Pubblica Amministrazione, oltre che noto
giurista, accademico e giudice emerito della Corte
costituzionale - le loro osservazioni e preoccupazioni
sull'attuale situazione del Paese e della nostra Regione, e
sugli effetti collaterali di un'emergenza sanitaria che ha visto
libertà fondamentali e diritti costituzionali di milioni di
cittadini fortemente limitati durante i mesi del lockdown.
Dopo i saluti e l'intervento del procuratore Mario Spagnuolo,
è scritto in una nota, il presidente della Camera di Commercio
di Cosenza Klaus Algieri, come imprenditore, ha sottolineato
l'impossibilità per le imprese di adottare decisioni di medio
lungo termine, stante i vincoli posti con la normativa di
emergenza, un sostanziale immobilismo della Pubblica
Amministrazione a fronte di un mondo delle imprese a cui si è
chiesto di riaprire nonostante tutto, una impellente necessità
di semplificazione e di snellimento della burocrazia le cui
incrostazioni, molto spesso, non nascono all'interno degli
uffici pubblici ma provengono da una legislazione che finisce
per legar loro le mani.
Tante le sollecitazioni, quindi, dai limiti alla potestà
legislativa in tema di libertà costituzionalmente garantite, al
rapporto tra Governo e Parlamento e tra Stato e Regioni, per
arrivare alla gestione della sanità nazionale e ad un'unità
economica del Paese che è ancora lontana dall'essere raggiunta.
Tutti spunti puntualmente raccolti dal prof. Cassese, che ha
fornito più di una chiave di lettura. A cominciare dall'esatta
delimitazione della potestà legislativa, quando si tratta di
incidere sulle libertà costituzionalmente garantite. Una potestà
fatta anche di precisi rapporti istituzionali tra Parlamento e
Governo, su cui il professore non manca di esprimere alcune
perplessità, con specifico riferimento agli strumenti di
decretazione utilizzati durante la pandemia. Rapporti
istituzionali che prevedono, a livello costituzionale, una
precisa articolazione anche tra Stato e Regioni, rispetto alla
quale l'emergenza sanitaria ha prodotto una reazione normativa
foriera di incertezze, tutti nodi che vengono al pettine ora che
ci si interroga sulle responsabilità. Per concludere con le
osservazioni su un Servizio Sanitario Nazionale di fatto
inesistente che ha dimostrato in questa occasione tutte le sue
vulnerabilità, figlie di un eccessivo accentramento in poche
grandi strutture con un disinteresse per la cura delle
ramificazioni territoriali, che non fa che acuire un divario tra
Nord e Sud tutt'altro che risolto. Un'unità politica cui non è
mai seguita alcuna unità economica: lo notava Pasquale Saraceno
negli anni sessanta e dobbiamo continuare a segnalarlo,
purtroppo, anche ai giorni nostri.
Alla seduta, coordinata dal presidente Algieri, sono
intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio
avv. Erminia Giorno, l'avv. Vittorio Gallucci, consigliere della
Camera di Commercio in rappresentanza delle professioni, Danilo
Binetti (CNA), Enrico Parisi (Coldiretti), Antonella Tarsitano
(Confcommercio), Gianluca Sportaro (Casartigiani), Mario Grillo
(CIA).
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