Un anno dopo, per non dimenticare, per chiedere giustizia e verità. Dolore e rabbia si sono mescolati la sera di domenica 6 agosto durante la cerimonia commemorativa per Vincenzo Viola, l'operaio di Trenitalia morto folgorato il la notte tra i 6 e 7 agosto 2016 da violente scariche elettriche all’età di 33 anni durante il suo turno di lavoro. Nello spazio antistante la sede di Trenitalia a Gianturco (Napoli) si sono ritrovati i familiari, gli amici ed i colleghi, per pregare e ricordare.
"Una tragica morte bianca quella del giovane Vincenzo Viola che ad un anno di distanza - scrivono in una nota i familiari - ancora non ha trovato risposte e chissà se mai le troverà. Attività d’investigazione non compiute nell’immediato, consulenze tecniche mai disposte, ritardi inaccettabili nel deposito della perizia autoptica, reiterati solleciti dei legali e richieste di avocazione al Procuratore Generale sistematicamente disattese. Un dramma che attanaglia la famiglia che aspetta di conoscere la dinamica a tutt’oggi ignota e le eventuali responsabilità".
Sempre per ricordare Vincenzo questa sera lunedì 7 agosto ci sarà una messa di suffragio, alle 19 nella parrocchia di Santa Croce in Santa Maria del Pozzo, a Somma Vesuviana (Napoli).