A poco più di un mese dalla
scadenza della cassa integrazione e con l'incubo licenziamento
che si avvicina, i lavoratori dello stabilimento Jabil di
Marcianise (Caserta) scendono di nuovo in piazza per provare a
sensibilizzare la politica soprattutto locale, "assente sia dai
tavoli istituzionali che nelle piazze". Con un corteo iniziato
alla stazione ferroviaria di Caserta, gli addetti del sito
produttivo casertano hanno attraversato il centro concludendo la
marcia nella centrale piazza Margherita. La vertenza Jabil si
trascina dal giugno scorso, quando la multinazionale
statunitense dell'elettronica comunicò l'intenzione di procedere
a 350 esuberi su 700 lavoratori. La Jabil ha offerto lo scivolo
dell'esodo incentivato, seppur con un esborso molto basso e poco
conveniente per i dipendenti, e la ricollocazione presso altre
aziende, il cui piano però ancora non decolla. Mauro Musella,
lavoratore nonché delegato della Uilm, è pessimista. "Lo
stabilimento Jabil è a forte rischio di chiusura" - dice.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA