I calzaturieri campani riuniti in
Assocalzaturifici, hanno deciso di erogare un contributo di
50.000 euro all'Ospedale Cotugno di Napoli, finalizzato a
contrastare l'emergenza sanitaria coronavirus nella Regione
Campania. L' iniziativa, annuncia una nota dell'associazione, ha
visto scendere in campo 50 aziende del comparto che hanno donato
1000 euro ciascuna. Adesione di rilievo per il distretto che
conta circa 250 aziende con 5500 occupati diretti che arrivano
fino a 7000 unità includendo anche gli indiretti. Il tutto in un
momento non facile, con un settore in grande sofferenza,
specialmente nella provincia di Napoli, che a causa di un calo
dell'export a doppia cifra e un decremento degli occupati ha
visto reclamare lo stato di crisi complessa che permetterebbe al
sistema calzaturiero di avviare profonde riforme strutturali.
"Questo gesto generoso dei calzaturieri campani - commenta Siro
Badon, presidente Assocalzaturifici - è un esempio virtuoso e
concreto di responsabilità sociale. Il momento è davvero
complesso anche perché le nuove misure restrittive messe in
campo dalle istituzioni sono incisive verso un sistema
produttivo fortemente connotato in senso manifatturiero come il
nostro comparto, che non si presta facilmente a questa soluzione
organizzativa. Naturalmente dove possibile l'azienda favorisce
il lavoro a distanza mediate supporti telematici ed informatici.
Mi auguro le nuove misure possano dare una iniezione di fiducia
alle imprese per superare la crisi. Sono certo che supereremo
queste criticità che stanno mettendo a dura prova la nostra vita
lavorativa e private e ben presto ci rialzeremo tutti insieme.
Ma nell'immediato dobbiamo combattere l'epidemia impegnandoci
tutti con un proprio contributo, anche economico".
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