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Realacci, sul clima conciliare sviluppo e salvaguardia

Tesei, Manifesto di Assisi non sarà soltanto un documento scritto

Redazione ANSA ASSISI (PERUGIA)

ASSISI (PERUGIA) - "Chi non capisce che sviluppo economico e salvaguardia del pianeta sono conciliabili è destinato a perdere": a dirlo è Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, tra i promotori del Manifesto di Assisi che viene presentato oggi. "Anche la grande finanza ha compreso che si deve muovere in questa direzione", ha aggiunto parlando con l'ANSA.

"L'Italia è messa meglio di altri Paesi - ha detto Realacci - perché i suoi cromosomi la collocano nella giusta direzione soprattutto quando incrocia innovazione, qualità e bellezza, quando tiene insieme le comunità e i territori non ce n'è per nessuno".

"Quello di Assisi - hanno detto ancora lo stesso Realacci e padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco - è un appuntamento a misura d'uomo. Il Manifesto è una nuova alleanza che tesse una rete tra economia, cultura e ricerca con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, religiose e culturali del Paese". "Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società 'abitabile', green e per questo più capaci di futuro", hanno concluso Realacci e padre Fortunato. 

Trump avversario con testa voltata indietro

Sulle questioni ambientali "Donald Trump è un avversario con la testa voltata indietro". Lo ha detto il presidente di Symbola, Ermete Realacci, nel corso del suo intervento per la presentazione del Manifesto di Assisi. Realacci ha citato il presidente degli Stati Uniti ricordando come "anche parte della grande industria ha capito che la strada da seguire è quella della sostenibilità ambientale". Ha quindi sottolineato come in America, "malgrado la campagna elettorale di Trump a sostegno dell'uso del carbone per la produzione di energia elettrica, il consumo è calato e hanno chiuso 50 centrali". "Dall'ottobre scorso - ha ricordato ancora Realacci - tutti i nuovi impianti di produzione di energia elettrica negli Stati uniti sono alimentate da fonti rinnovabili. Questo sta a testimoniare come l'ideologia del presidente Trump sia vecchia".

Tesei, da Assisi avvio di percorso concreto

"Il Manifesto di Assisi non sarà soltanto un documento scritto, ma l'inizio di un percorso fatto di azioni concrete": lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, parlando dal salone papale del Sacro Convento di Assisi dove si svolge la presentazione del documento che ha l'obiettivo di fronteggiare la crisi climatica. "L'ambiente va tutelato, conservato e trasmesso integro alle generazioni future - ha detto ancora Tesei - e l'Umbria può fare e scrivere una parte importante di questo percorso". Sottolineando quindi che la Regione sarà in prima linea nel sostenere le linee guida individuate per "portare avanti un futuro di sostenibilità e speranza per le future generazioni". Parlando con l'ANSA a margine dell'intervento, la governatrice ha anche detto che "fare economia e difendere il pianeta non solo è possibile, ma è assolutamente doveroso".

Sassoli, Italia allinei agenda con quella europea

Sul clima "l'Italia deve allineare sempre di più la propria agenda nazionale cin quella europea". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli a margine della presentazione del 'Manifesto di Assisi' contro la crisi climatica. "Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull'Europa. Vengo ora da Davos, dove c'era grande attenzione. Il professor Stiglitz mi ha detto: lo potete fare solo voi", ha aggiunto.

 

Acli, vincolare investimenti a innovazioni 'green'

"Vincolare gli investimenti di industria 4.0 a chi fa innovazione green e definire nuovi percorsi formativi professionali insediando un tavolo al ministero del Lavoro". La proposta è delle Acli ed è stata lanciata oggi dal Presidente dell'Associazione, Roberto Rossini, presso il Sacro Convento di Assisi dove è stato presentato il Manifesto per un'economia a misura d'uomo, promosso da Symbola e dal Custode del Sacro Convento. "L'Italia è uno dei Paesi con realtà imprenditoriali già da tempo attive nella sostenibilità. Un impegno a lungo termine che apre nuovi scenari anche in termini occupazionali. La Green Economy potrebbe essere, quindi, un fattore di competitività anche per il nostro Paese e uno spazio di inserimento professionale per i giovani". "L'attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale - ha concluso il Presidente delle Acli - sono tra le competenze più richieste dalle imprese, subito dopo le cosiddette soft skills. Indicazioni da prendere in considerazione per tutti i giovani, sia per quelli che vogliono orientarsi verso il mondo green sia per coloro che vogliono costruire percorsi formativi e professionali coerenti con i fabbisogni espressi dalle imprese. Qualunque età dello sviluppo è caratterizzata da un grande investimento in formazione e creazione di competenze".

Custode Assisi, possiamo cambiare 'piccolo mondo'

"Io e tutti noi lo sappiamo di non essere in grado di cambiare il mondo. Ma ciascuno di noi sa che può cambiare il suo 'piccolo mondo' ed offrire un contributo per imprimere una grande svolta al corso della storia, realizzando il sogno di Francesco ed il nostro, quello della Perfecta laetitia anche come un incubatore di pensiero, idee, progetti e buone pratiche volte a cambiare in meglio questo nostro mondo": lo ha affermato il custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, intervenendo alla presentazione del 'Manifesto di Assisi'. Documento definito come la risposta italiana contro la crisi climatica. Gambetti si rivede così, come ha sottolineato, nell'adulto della canzone di Gino Paoli dei primi anni '90 ("eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo" ha ricordato) che "ha mantenuto caparbiamente nel cuore il desiderio di cambiare in meglio il mondo". Ad Assisi quindi, per questo Manifesto per una economia a misura d'uomo, si sono ritrovati in tanti a sottoscrivere il documento che il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, ha ideato insieme ad alcuni esperti di economia. "Oltre 2.000 firme di grande rappresentatività - ha ricordato il Custode del Sacro Convento - così come 2.000 saranno anche i giovani 'quattro amici' economisti ed imprenditori che con Papa Francesco verranno a fine marzo per sottoscrivere un patto per una nuova economia".

Boccia, con Manifesto Assisi si va oltre

Ha parlato del Manifesto e di Assisi come di un documento e di un luogo grazie ai quali "si va oltre", il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenuto alla presentazione del documento. Sottolineando che c'è bisogno di un "coraggio delle scelte" che richiama quindi "la necessità di una visione, per prendere consapevolezza di ciò che siamo, eliminando divari tra territori, persone e imprese". "Volete essere grandi imprenditori? Lo siete quando il vostro sguardo si poggia sull'altro e non è uno sguardo che giudica ma che valorizza", ha affermato padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco. "Assisi e noi oggi - ha aggiunto - siamo una risposta per come si può combattere la crisi climatica. Quando l'Italia fa l'Italia è più bella e quando abbiamo un approccio francescano, che è inclusivo, siamo più bravi". L'amministratore delegato Enel, Francesco Starace - ricordando prima che "da tempo come azienda si è intrapresa una strada di attenzione verso l'economia verde e circolare, che non è non solo una bella cosa da fare ma conviene anche dal punto di vista dei risultati" - ha poi detto che "la variazione o meglio l'emergenza del clima è un tema perché impatta in maniera diversa le persone, soprattutto quelle più povere". "Come tema il clima ci unisce - ha proseguito - ma separa anche se non viene trattato nella maniera giusta". Starace parlando poi di Greta come simbolo ha detto: "E' una persona che viene usata per simboleggiare qualcosa, ovvero il fatto che abbiamo capito che questo è un problema creato da noi e che dobbiamo risolvere".

 

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