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Clima: microalghe marine fonte sostenibile di energia e cibo

Esperti, possono essere coltivate per biocarburanti e proteine

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Posizionate sul gradino più basso della catena alimentare marina, le microalghe potrebbero diventare un alleato di alto livello nella lotta al cambiamento climatico, fornendo una fonte sostenibile di energia e di cibo.

È quanto sostiene uno studio capitanato dalla Cornell University e pubblicato sulla rivista Oceanography.

La coltivazione industriale su larga scala delle microalghe marine può ridurre l'uso dei combustibili fossili fornendo biocarburante liquido per l'aeronautica e il trasporto merci.

Inoltre, evidenziano gli scienziati, le biomasse che restano dopo aver estratto i lipidi per ottenere il carburante sono un sottoprodotto ricco di proteine, che "può essere aggiunto ai mangimi di animali da fattoria come polli e maiali, o di animali d'acquacoltura come salmoni e gamberetti", e "forse anche consumato dall'uomo".

Nello studio, intitolato "Microalghe marine: clima, energia e sicurezza alimentare dal mare", gli esperti calcolano che per produrre abbastanza carburante liquido da soddisfare la domanda mondiale occorrerebbe coltivare alghe in un'area marina di 2 milioni di chilometri quadrati, pari alla superficie di Spagna, Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna messe insieme. Tale coltivazione genererebbe 2,4 miliardi di tonnellate di proteine, pari a 10 volte le proteine della soia prodotte nel mondo ogni anno.

"Penso che le alghe possano fornire la sicurezza alimentare per il mondo", dichiara Charles H. Greene, autore della pubblicazione. "Possiamo coltivare alghe per cibo e carburanti su una superficie che è tra un decimo e un centesimo di quella che usiamo adesso per gli stessi scopi".(ANSA).

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