Quotidiano Energia - Gli ultimi Piani decennali delle società di trasporto gas non contengono informazioni sufficienti per valutare l'efficienza e l'economicità degli interventi, per cui non è possibile dare al Mise la valutazione necessaria all'inserimento nella Rete nazionale. Inoltre, in attesa di interventi migliorativi, per le opere che entreranno in esercizio dal 2019 viene precauzionalmente sospeso l'incentivo dell'1% previsto dalla Rttg per i nuovi investimenti e viene limitato il riconoscimento tariffario.
E' quanto stabilisce la delibera Aeegsi 689/2017 indirizzata a Snam, Sgi, Itg, Cmvtg, Energie e Retragas, nella quale l'Autorità traccia un quadro complessivamente lacunoso dei dati forniti dagli operatori. Anche con riferimento a interventi importanti, quali il reverse flow, il potenziamento della dorsale Sud-Nord e la metanizzazione della Sardegna.
L'analisi del regolatore si concentra sugli schemi di Piano 2016, nei quali sono confluiti anche i precedenti schemi 2014 e 2015, che già avevano evidenziato diverse lacune, solo in parte colmate dai Piani decennali relativi all'anno scorso.
L'Aeegsi evidenzia due possibili aree di miglioramento Sotto il profilo redazionale: trasparenza e completezza del contenuto informativo del piano, al fine di fornire un'adeguata informazione a tutti gli stakeholder. Sotto il profilo metodologico: l'applicazione sistematica dell'analisi costi-benefici (Acb).
Più nel dettaglio, le carenze riguardano (tra le altre cose): la descrizione del livello di utilizzo della rete nel triennio anteriore alla redazione del piano, la descrizione delle criticità attese, la chiara identificazione degli interventi prioritari da sviluppare con i motivi della loro necessità e urgenza, le informazioni relative alle forme di coordinamento con altri operatori, l'indicazione di sintesi dell'ammontare di spesa complessivamente prevista, le informazioni sullo stato di avanzamento degli interventi.
Sono poi carenti gli elementi economico-finanziari di ciascun intervento, l'Acb specifica per intervento e le ipotesi sottese allo sviluppo degli scenari di produzione, fornitura, consumo e scambi di gas con altri Paesi, non coerenti con quelli sviluppati in ambito Entsog e quindi considerati nel Tyndp (per esempio, Snam stima una domanda gas superiore).
Infine, sottolinea la delibera, "emergono delle sostanziali divergenze con gli scenari considerati nel settore elettrico (sia a livello nazionale che europeo), con specifico riferimento alla domanda di gas per la produzione termoelettrica".
Tale circostanza si ricollega all'esigenza di coordinamento tra reti elettriche e gas. Da questo punto di vista, l'Autorità stabilisce che Snam, d'intesa con Terna, trasmetta entro il 30 novembre 2017 al regolatore un programma di lavoro per "il coordinamento dello sviluppo di scenari per i piani" delle reti nei due settori.
Come detto, in riferimento alle carenze riscontrate l'Aeegsi prende diversi provvedimenti. Se nei Piani 2018 non ci saranno adeguati elementi informativi, non sarà riconosciuto agli interventi in esercizio nel 2019 l'incentivo dell'1% previsto dall'art. 22 della Rttg, che viene "sospeso in via cautelativa".
Inoltre, sempre per tali interventi, nei casi in cui dall'Acb risulti un beneficio inferiore al costo, il riconoscimento tariffario (nel 2020) sarà limitato ai "benefici quantificabili e monetizzabili", pur con una "clausola di salvaguardia" per le opere già autorizzate e cantierizzate (o a uno stadio tale per cui è già stato sostenuto o contrattualizzato almeno il 25% dell'investimento).
Per usufruire di tale clausola, gli operatori dovranno trasmettere le informazioni necessarie entro il 30 novembre 2017, mentre l'elenco degli ammessi sarà pubblicato dall'Autorità entro il 30 aprile 2018.
Infine, la delibera (disponibile sul sito di QE) stabilisce di effettuare congiuntamente la valutazione sugli schemi di Piano 2017 e 2018, differendo i termini per la predisposizione di quest'ultimo al 30 settembre (per gli altri trasportatori diversi da Snam) e 30 ottobre 2018 (per Snam).
