(ANSA) - ROMA, 10 APR - "E' importante che il presidente
dell'Istituto superiore di Sanità Brusaferro e il presidente del
consiglio superiore di Sanità abbiano dichiarato che sia
necessario approfondire la relazione tra diffusione virus e
letalità nella popolazione con l'inquinamento atmosferico,
considerati i numerosi studi scientifici, non ultimo quello
dell'università di Harward". Lo dichiara il coordinatore
nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli.
"Purtroppo c'è un dato che inspiegabilmente non desta
scalpore e indignazione - ha proseguito Bonelli -, e sono i
75.000 decessi l'anno che si registrano in Italia, secondo
l'Agenzia europea per l'ambiente. Parliamo di 58.600 morti
premature per polveri sottili, 14.600 per biossido di azoto e
3.000 per l'ozono".
"E' dimostrato scientificamente che biossido di azoto e
particolato - continua l'esponente dei Verdi - hanno reso più
vulnerabili le vie respiratorie di una parte consistente della
nostra popolazione. Come è noto, sempre dagli studi dell'Unione
europea, che il danno economico causato dall'inquinamento
oscilla da una stima minima di 47 miliardi di euro l'anno a una
massima di 142, mentre a livello europeo è di 330 miliardi
(massima 940)".
"Se da un lato è necessario approfondire scientificamente la
relazione tra letalità coronavirus e inquinamento - conclude
l'esponente dei Verdi -, dall'altra sappiamo che lo smog è già
un grave problema sanitario, che non è per nulla affrontato
(come i tragici numeri dei decessi ci indicherebbero di fare)
attraverso un cambio forte nella mobilità, nel modo di produrre
e nelle scelte economiche. L'interrogativo rimane: perché tutto
ciò non porta ad una forte mobilitazione delle istituzioni?".
(ANSA).
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