"Siamo solo all'inizio del percorso, ma finalmente si parte". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (M5S) ha presentato su Facebook i primi interventi compiuti dalla Direzione Bonifiche del suo ministero, istituita il primo gennaio di quest'anno.
"Sono stati approvati il piano di caratterizzazione nell'area del SIN (Sito di interesse nazionale) bacino del fiume Sacco, in provincia di Frosinone, e la messa in sicurezza operativa per il SIN del Sulcis Iglesiente Guspinese in Sardegna - ha spiegato Costa -. Rientrano nella stessa ottica i due decreti sulle analisi di rischio nelle aree del SIN di Porto Marghera (Venezia) e del SIN di Pioltello Rodano (Milano), seppur con esito negativo. Un atto attraverso il quale il Ministero ha fornito gli elementi necessari per poter procedere ad una revisione dei documenti da approvare".
I Sin sono aree industriali fortemente inquinate e da bonificare. "È il "buco nero" ambientale del nostro Paese - ha commentato il ministro -: 41 Sin che sono tra i luoghi più inquinati d'Italia. Luoghi in cui i cittadini stanno aspettando da decine di anni che inizino le bonifiche. E dove si muore più che altrove".
"I primi tre mesi di lavoro della nuova direzione non sono trascorsi invano - ha proseguito Costa -, nonostante le difficoltà dovute al Covid19 (ci sono enti locali non attrezzati per le videoconferenze… incredibile a dirsi ma è così). Ho chiesto a tutta la direzione uno sforzo in più, il mille per cento, perché l'Italia non può aspettare".
"Parallelamente - ha concluso il ministro - stiamo lavorando con il sottosegretario Roberto Morassut che ha la delega alle bonifiche, su nuove norme che semplifichino, sburocratizzino e velocizzino i processi".