Oltre mille persone denunciate, sequestri per oltre 2 milioni di euro, e 1.700 reati. Questi in sintesi alcuni dei dati della terza campagna nazionale di tutela ambientale strutturata dal Reparto ambientale marino (Ram) del ministero dell'Ambiente, svolta dal Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia costiera. I risultati della campagna sono stati presentati a Civitavecchia, dove insieme con il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti si è anche compiuta una ricognizione in mare.
''Stringiamo il cerchio intorno a chi inquina mare e coste'', ha detto Galletti lanciando la prossima campagna anti-inquinamento incentrata sugli scarichi illeciti: ''Ora siamo ancora più efficaci con la legge sugli ecoreati''. In difesa del nostro mare, ''risorsa strategica non solo per il turismo ma anche economica - osserva il ministro - serve un'alleanza mediterranea''.
Condotta da marzo a settembre 2015, la terza Campagna anti-inquinamento si è contraddistinta - viene spiegato - ''per cifre molto rilevanti: 1.043 persone denunciate, 774 sequestri per un valore di oltre due milioni di euro, 320.000 metri quadri di aree demaniali e non sottoposte a sequestro, per un totale di 1754 notizie di reato. Sulle novecento navi ispezionate sotto i profili anti-inquinamento, in 211 erano state riscontrate deficienze. Le sanzioni amministrative sono state 1230, per un totale di 4,5 milioni di euro. Sono state sequestrate anche 4,5 tonnellate di rifiuti''.
La campagna del 2015 si è articolata su cinque aree di intervento: tutela delle zone marino-costiere, contro gli abusivismi demaniali e le violazioni nelle aree marine protette; vigilanza sui rifiuti; contrasto all'inquinamento navale; salvaguardia della fauna e della flora marina; vigilanza sugli scarichi a mare. Quest'ultimo punto, la minaccia degli scarichi illeciti dovuti ad insediamenti civili e industriali - su indirizzo del ministro - sarà l'obiettivo prioritario della Campagna 2016: ''per la sua incidenza - ha osservato Galletti - sul delicato equilibrio eco-sistemico del bacino del mar Mediterraneo e per il raggiungimento di uno standard di qualità ambientale delle acque marine''. Con il ministro erano presenti anche l'Ammiraglio ispettore Vincenzo Melone, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Corpo-Guardia Costiera, il Capitano di Vascello Aurelio Caligiore, capo del Reparto ambientale marino.