Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dal Gse 2,6 miliardi nella green economy nel 2019

Evitati milioni di tonnellate di Co2 e di barili di petrolio

Redazione ANSA ROMA

Oltre 43 milioni di tonnellate di Co2 evitate, 111 milioni di barili di petrolio risparmiati e quasi 2,6 miliardi di euro di investimenti attivati, nell'ultimo anno, nel settore della green economy, per almeno 50mila occupati (equivalenti a tempo pieno). Sono alcuni dei benefici legati alle attività portate avanti dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse), società del ministero dell'Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile attraverso l'incentivazione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, ma anche attraverso il sostegno e la formazione alla Pubblica amministrazione, alle imprese, ai cittadini e agli studenti. Il Rapporto attività 2019 del Gse, presentato in streaming, racconta "le grandi potenzialità di sviluppo anche per il Paese del settore delle rinnovabili e dell'efficienza".

Nel 2019 il valore delle risorse gestite dal Gse per la promozione della sostenibilità ha raggiunto i 14,8 miliardi di euro, di cui 11,4 miliardi per l'incentivazione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, 1,3 miliardi per l'efficienza energetica e le rinnovabili termiche, 800 milioni di euro relativi ai biocarburanti e 1,3 miliardi riconducibili ai proventi derivanti dalle aste di Co2 nell'ambito del meccanismo europeo Ets (Emission trading scheme).

L'amministratore delegato del Gse, Roberto Moneta ha sottolineato che il Gestore eroga incentivi ma anche servizi, "coinvolge le Regioni, parla con le associazioni, adotta strategie per le imprese, conosce il territorio, insegna ai bambini, risponde ai cittadini, favorisce la crescita dell'occupazione e dell'inclusione sociale, premia le attività che più rispondono ai bisogni della popolazione e al contrasto del cambiamento climatico, convinti ancora più di ieri che la ripresa del Paese debba avvenire in nome dello sviluppo sostenibile". Il presidente del Gse Francesco Vetrò ha rilevato "l'impegno rafforzato a beneficio del benessere del Paese" e "l'azione, in fase di avvio, che mira a sostenere il settore della Sanità, a partire da quello della Regione Lombardia, così duramente colpita dall'emergenza in atto".

Per quanto riguarda in particolare gli incentivi alle rinnovabili elettriche, i costi sostenuti dal Gse si sono attestati nel 2019 sui 12,9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 13,4 miliardi di euro del 2018 (per la minor produzione idroelettrica e la scadenza degli incentivi di alcuni impianti). Tali costi sono stati in parte compensati dai ricavi provenienti dalla vendita dell'energia elettrica ritirata dagli impianti incentivati: l'anno scorso il Gse ha venduto sul mercato elettrico 28,6 TWh, realizzando un ricavo di 1,5 miliardi di euro. La differenza tra i costi e i ricavi ha determinato un onere sulla componente Asos della bolletta elettrica per il 2019 pari a 11,4 miliardi di euro, in lieve diminuzione rispetto agli 11,6 miliardi di euro del 2018.

Grazie al sostegno alla green economy, l'Italia nel 2019 ha prodotto oltre 3 kWh su 10 con le fonti rinnovabili (circa 115 TWh di energia elettrica da Fer) e 10,7 Mtep (tonnellate equivalenti petrolio) di energia termica. Numeri che hanno consentito all'Italia di superare, anche nel 2019, gli obiettivi europei previsti al 2020, attestandosi (secondo le stime preliminari) a circa il 18% di consumi totali di energia (elettrica, termica e nei trasporti) coperti da fonti rinnovabili. Nel 2019 risultano in esercizio circa 900.000 impianti relativi alle fonti rinnovabili elettriche, per una potenza complessiva di quasi 55.500 MW. Di questi, più di 880.000 sono fotovoltaici, oltre 5.600 sono eolici, i restanti riguardano le altre fonti (idraulica, geotermica, bioenergie).

Considerando tutti gli ambiti di attività, il Gse ha sostenuto la realizzazione di oltre 1.200.000 progetti, dei quali quasi 1.000.000 portati avanti dai cittadini, oltre 150.000 dalle imprese e 30.000 dalla Pubblica amministrazione. Il Gse ha supportato nei loro investimenti 2.400 Enti locali, ha prestato formazione a oltre 2.500 funzionari pubblici, 7.250 studenti dalla seconda elementare in su, tenendo più di 100 giornate formative.

Utilitalia,parola chiave della fase 2 deve essere semplificazione
La ripartenza deve avere "la semplificazione come parola chiave della Fase 2" e dovrà vedere "negli strumenti per fronteggiare la crisi economica, innescata dall'emergenza sanitaria, un'opportunità per accelerare ancora di più la transizione verso lo sviluppo sostenibile e il Green deal, da cogliere con determinazione". Questo il cuore del pensiero del direttore generale di Utilitalia (la Federazione delle imprese di acqua ambiente e energia) Giordano Colarullo nel corso del suo intervento al webinar organizzato dal Gse.

"Il quesito che spesso in questi giorni ci viene posto è - continua Colarullo - se questo percorso verso la sostenibilità può continuare. Il nostro punto di vista è che non solo 'può' ma 'deve' continuare, forse in maniera ancora più approfondita, perché possiamo prendere questo momento di discontinuità come un'opportunità per investire con determinazione, e riproporre una nuova economia che rinasca da questo momento su delle basi fortemente orientate alla sostenibilità". Questo - spiega il dg di Utilitalia - "richiede naturalmente alcuni accorgimenti di contesto", come per esempio un'accelerazione dei processi autorizzativi e uno snellimento del Codice appalti.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA