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Fase 2: ong ciclisti, no agli scooter sulle ciclabili

"La ministra De Micheli vuole bike lane per bici e motorini"

Redazione ANSA ROMA

"È pericolosa e mortale per la mobilità ciclistica la proposta annunciata ieri dalla Ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, di introdurre nel Codice della Strada la definizione di bike lane, ovvero una corsia con destinazione prioritaria alla circolazione dei velocipedi, nella quale è consentita la circolazione anche dei veicoli a motore con numero totale di ruote non superiore a tre, come ad esempio i ciclomotori, i motocicli ed i tricicli". Lo scrivono in un comunicato congiunto tutte le principali associazioni ciclistiche italiane, tra cui Fiab, Salvaiciclisti, Bikeitalia.

"In questo modo non si promuove la mobilità in bicicletta, così necessaria alle nostre città in tempi di fase due e di ripartenza - prosegue la nota -. Si mette invece a rischio la vita dei ciclisti, che già non sono tutelati; basti pensare che a piedi e in bicicletta muoiono 800 persone ogni anno, oltre il 20% dei morti sulle strade italiane".

"Servono subito corsie ciclabili d'emergenza riservate e sicure - scrivono ancora le associazioni ciclistiche -. È verso queste soluzioni che va adeguato il Codice della Strada. Rendere le ciclabili promiscue con il traffico motorizzato a due/tre ruote, come vuole la ministra dei Trasporti, è l'esatto opposto".

"Per questo chiediamo alla Ministra De Micheli di rinunciare ad imporre la coesistenza tra biciclette e motorini nelle corsie dedicate - conclude il comunicato -: i ciclisti hanno bisogno di percorsi sicuri, e non di subire l'ennesima aggressione dal traffico motorizzato, o non convinceremo mai le persone a salire in sella".

Fiab, campagna #primalabici per la fase 2. #PRIMALABICI è l'hashtag scelto da FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) per la nuova campagna per promuovere l'uso delle due ruote in tutti gli spostamenti urbani. La campagna prende il via in occasione della Festa dei Lavoratori, con il messaggio "PRIMO MAGGIO, PRIMA LA BICI!". Lo scrive la Fiab sul suo sito.

L'associazione spiega che "la bicicletta - sempre, ma ancor più in questo periodo - è sicuramente uno dei mezzi in grado di garantire il distanziamento sociale (in primis per gli spostamenti in città), è una valida alternativa al trasporto pubblico, che funzionerà inizialmente a 'scartamento ridotto' nonché, come indicato anche dall'OMS, un'attività raccomandata per mantenerci in buona salute".

La campagna, spiega Alessandro Tursi, presidente di FIAB, prende il via "per ribadire l'importanza per tutti di poter scegliere la bicicletta quale mezzo di trasporto più efficiente e sostenibile per andare in ufficio, in azienda o in fabbrica".

"Per agevolare i cittadini nella scelta di spostamenti sostenibili in questa delicata Fase 2 - precisa Tursi - è indispensabile che il nuovo decreto includa l'autorizzazione alla riapertura dei negozi di vendita di biciclette già dal 4 maggio".

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